Spiriti d'incanti
Quanti…..abbracci di gole scavate su quel promontorio che ricorda una piccola fanciulla, nata dalla penna di un poeta innamorato. Da lì, selvaggio è il trastullo…… e dal profondo s’alza il fiato per una luna ansimante che lo chiama dentro di sé. Dalle sfumature di un corpo… pianure di tremule e scivolose sembianze, passano negli argentei palpiti. E lui poi, canta l’aria di un’anima, elenca spruzzi di destini…. per sapori infranti dalle rughe umane. Spuma di tristezza….quando dall’alto di una chimera, posizionati refoli cantano ancora di lei, ma sono solo intensi ricami. Al molo…..audace resiste l’incanto, che dalle vie maestre immagina……
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