Nèfesh
(frammenti d'anima)
Aride bufere di sabbia,
i capelli si impigliano
tra i rami e le mani
e le guance si sfiorano,
per rifiorir sui petti.
Le ore chiudono gli occhi
sulle ciglia bagnate
di chi ascolta i venti e i mari,
per potersi addormentare
insieme.
Siamo stati titubanti,
per paura ed orgoglio,
perduti e tremanti,
sull’eco viziata
dei nostri baci.
Contro ogni razionale volere,
nel perpetuo rincorrersi
e rincorrere emozioni,
mi dissolsi,
neutralizzandomi.
Spiaggia, che fosti dimora
di giorni intrisi di speranze,
come le bende unte
di un Cristo flagellato
e risorto
divieni - in questo tempo -
sepolcro di anime sigillate.
| data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
| 17-03-2015 | Mutarelli Alessandra |
"siamo stati ... contro ogni razionale volere" e tu, "spiaggia, che fosti dimora, ... divieni sepolcro" in questo ultimo testamento dell'anima. |
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| 16-03-2015 | Redazione Oceano |
Contemplazione, visione, allegoria, un campo seminato e raccolto da chi sparge e vede e ode nel deserto e attraverso rovi e attraverso flussi di respiri in simbiosi. Il monologo intimo si incolla agli occhi e si adagia sul petto senza cleuasmo. |
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22.
(2) Antico monile
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- 24. (2) Apologia di una donna
- 25. (2) Nèfesh
- 26. (1) Oltre la notte
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27.
(2) Spirito di Primavera
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28.
(2) Ultimo canto
- 29. (1) Intermezzo mattutino
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30.
(2) Opera incompleta
- 31. (3) Domani sarà
- 32. (2) Carosello di donne
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33.
(2) Eco di un addio
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34.
(3) Rapsodia di specchi
- 35. (2) Una stella
- 36. (2) Nel giardino d'Oriente
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37.
(2) A dipanar le tenebre
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38.
(2) Assolo
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(2) Coscienza Madre
- 40. Sulle ascisse di un tramonto
Pubblicata il 11-03-2015
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