Figlia di nessuno
Ho un peso sullo stomaco un sasso pesante mal digerito un erba amara che non va giù... un rigurgito che fa ammalare il cuore. Un sole che nasce,splende e non rasserena. Un vento che soffia forte rammentandomi che è giunta l'ora dello scompiglio. Una pioggia sonora è lo scroscio che invade l'alba nascente. Una chiave che schiude in un muto silenzio. La poltrona è vuota, ed il letto è ancora sfatto, non si odono preghiere. Chi mi terrà la mano per attraversare il buio che è sceso nei miei occhi...? i sordi non udranno mai il lamento dell'anima. La solitudine smarrita e sola dove busserà in questo tempo che sdegnosamente muta... Figlia di un Dio minore ? No no no...! Figlia del loro unico ed instancabile amore.
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08-11-2015 | Redazione Oceano | Nella tua lirica la parola sussulta invadendo l’anima, ingarbugliandola di sensazioni intense, abbracciandola e accogliendola nel pensiero che inquieta. Nulla è più freddo dell’urlo inascoltato, della mano tesa invano, del lasciarsi andare senza avere approdo. |