Lo sbarco

Era là lo sguardo
accorato alla costa,
il cuore gonfio di nostalgia
come una vela al vento.

come quando si perde 
nelle perle dei ricordi,
in un tempo lento e voracemente ingoiato.

Sentii un'intima voce
cingere il cuore di bende,
obbligandomi a lasciar libere le lacrime,
serrate in una morsa di attesa infinita
di gioielli e dolori.

Ora scendevano libere
quelle gocce di perle di lacrime d'amore.

Nello stesso istante s'alzava in volo un gabbiano,
quel figlio del cielo si cullava avvolto dal vento
godendosi libero il respiro del mare.

L'amico mio fedele era figlio della libertà
compagno del mare
e di un volo infinito.
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17-01-2015 Redazione Oceano Andare e perdersi nei tuoi versi.
Guardare l’approdo, scorrendo tristemente i pensieri, come ricordi lasciati nel tempo passato.
Nell’indugio, su quella sosta infinita, son lacrime a ritmare i sospiri mentre nel cielo s’innalza un gabbiano, librando le ali nell’immenso volare.
Piega la lirica a suonare quel tempo lieve e le immagini, intense, sostano percorrendo i ritmi del cuore.