Acquerello
Là dove germogliano i colori di un tempo a disegnare su pezzi di legno geroglifici di parole, nomadi dell’oblio, in rughe indecise e amnesie passeggere, non restano che odori soffiati dalle stoppe, conchiglie baciate dai fondali, remote emozioni e cocenti illusioni. Anche la pallida luna, tremula pergamena, vive le sue emozioni… si poggia d’argento sulla siepe, s’affaccia ad una nuvola e sporge il suo capo… sinuosa fluttua tra le audaci lusinghe dei pioppi… vezzosa s’effonde verso le turbolenze del mare… illumina i rami di leccio dove ogni sera puntuali si raccolgono passeri in concerto… pensosa annaspa tra l’alte palme… si fa velare dalle nuvole che irrequiete sfrecciano, sfavillano e fremono, striandone la luminosità. A plenilunio con notti come giorno é color burro… A luna nuova rotola per il cielo come ombrello portato dal vento… A luna crescente viene avanti a corna basse e pare infilzare la cresta d’un promontorio e lì restare… Eclissi poi con terra e luna così appiccicate quasi a trovar modo farsi ombra a vicenda… Luna cerbiatta sbandata e guardinga… Falce di luna posata fra due stelle…
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02-04-2015 | Redazione Oceano |
I colori di un tempo sono schiavi dell’adesso e del sempre, attorcigliati vividi nel palcoscenico della vita. Nei movimenti vitali che assaporano le sintonie della pallida notte e della luna, s’irraggia un immenso sapore che della tua lirica si nutre per divenire intensa recitazione di mondo che fluttua dinanzi al tuo sguardo … e noi spettatori assistiamo attoniti alla tua consueta meraviglia. |