Parlerò

Parlerò di irraggiungibili stelle, 
pulsanti bagliori allo spegnersi dell’ultimo tramonto…
Parlerò di percorsi cristallini che incatenano
la pallida luna a impossibili domande…
Parlerò di luci e ombre al dipanarsi del tempo. 
Parlerò di disegni cifrati dove la mia mente 
specchia ancora dolcezze di cose perdute…
Parlerò delle infinite preghiere a questo folle cielo 
che mi guarda sempre e soltanto. 
Parlerò della voce dei ricordi che hanno
disegnato paesaggi nella tela del cuore…
Parlerò della gioia che disegna in cielo 
tessuti di stelle e frange di luna…
Parlerò della speranza per lavar le ultime delusioni e
di come non sia impossibile vedere anche l’invisibile
e afferrare l’inafferrabile.
Parlerò dello spazio dove liberare la fantasia, 
esaltare i tratti interiori del mio essere
per svelare ciò che la  mia anima custodisce.
Parlerò dei silenzi di questo sogno immodificabile, 
del domani che non era un altro giorno
ma era domani con uguale pena…
Parlerò di tutto questo, mentre la bugiarda luna
solfeggia sorrisi e incanti, in questo assente divenire.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
04-04-2015 Redazione Oceano Un intenso solfeggiare tra spazi e immensi, dove l’oggi piega al passato, cogliendo stille in divenire.
Nell’intenso tessuto della tua lirica, si accendono setole impregnate di ricordi, d’essenze disperse, di attese mai vissute. Spiega anche l’incomprensibile che a volte avvolge inaspettato.
Il verso diventa il tessuto dell’ incompleto, delle gioie e dei dolori, di tutto ciò che è stato e che continuerà ad avere un senso nelle pieghe della fantasia.
Saziandoci delle tue parole che si nutrono di sguardi protesi in millesimi d’infinito finito, tutto s’invola e plana nelle emozioni inesplose e in quelle che s’aggrappano alla speranza del fluire.