Piccolo sasso

Un piccolo sasso si distacca
Dalla madre roccia…
Forte della sua leggerezza
Rotola e scavalca un piccolo dirupo.
S’insinua in una fessura nascosta
Poi sussurrando sfugge e corre
Veloce senza sapere dove va…
Scruta dall’alto il mare
E vi cade colassando…
Un risucchio e la sabbia lenta
E pigra scende su di lui…
                                              		       Esita un attimo…
                                                     Scivola lungo la via del ritorno…
Un’onda del mare stende le sue braccia
E lo fa rotolare…
A volte facendo finta di non poterlo fare,
Ritira le sue braccia per riportarlo
Nuovamente con sé.
In questo infinito ballo
 Tra un prendersi e un lasciarsi, 
E’ un gioco di emozioni infinite
Per il piccolo sasso…
E’ assaporare quella precarietà 
Che rende preziose le cose.
Più forte su tutto il bisogno di riprendersi…
Nel sogno di un bene senza fine…




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29-04-2015 Redazione Oceano In questo allegorico quadro, un dipinto colorato e non statico, il piccolo sasso è il verbo che assume importanza e si riveste di voce e di echi, scivola, si nasconde e si frantuma ma troverà sempre una via verso la salvezza.