Non lo chiameremo... amore
Vivo il rispetto che leggo nei tuoi occhi nel tuo volermi donna dalla parte del cuore... io, scheggia ribelle del niente mai ti avrei seguito nell'ombra del tuo essere uomo nel tutto... vivi il mondo che ci appartiene in quel fiore sul cuscino di un giorno qualunque... sfiorendo nell'oblio ogni ricorrenza perché, perenne, il nostro rincorrerci fa, di noi, vita... ti vivo, e vivremo, in quello che sarà... in quello che oggi è il tuo odore, li, sulla spalla, dalla parte del cuore... rigurgito di noi nato al mondo dal sapore di eterno domani... la nostra eredità... vivimi, ora, perché io viva in quello che ci attraversa e che rimane... oltre le cicatrici e il blu dei lividi di parole abusate e inflazionate... in questo esserci presente... sempre noi, storia e non favola... vive, dalla parte del cuore il noi che chiamano amore... quel costante travaso, da petto a petto, che silenzioso nutre... senza pretesa di nominarlo...
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