Fuori tempo

Ora che potrei
ora che vorrei
l’intensità del mio passato rivivere 
in questo tempo morto ogni cosa mi sfugge
e lacrime imprigionate dentro occhi
che han visto e che ancora vorrebbero vedere
si ostinano a non volere scivolare
lungo i solchi del mio volto.
Fini cesellature sono
queste crepe che affondano nella pelle
testimonianze di gesta eroiche
ma anche scrigni  
contenitori vacui di sensi di colpa.
E rimorsi.
Quanti rimorsi.
Troppi.
Il loro peso  smorza sul nascere ogni mio respiro.
Desiderio di sguardi,profumi e carezze che furono,
m’investono peccaminosi
quasi sapessero
che avrei potuto anche vender l’anima,
pur di riaccoglierli in me.
Continuerò il mio percorso perché,
qualunque cosa sia ora  la mia esistenza,
il valore del mio passato non cambia.
Ma il destino sì.


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