Plasma d'amore

(Il miracolo di San Gennaro)

Gocce vermiglie di sorgente eterna
sgorgano dalla dura roccia
si sciolgono in rivoli
scendendo giù per vicoli impervi
di quartieri accaldati di sole.

Senza risparmio di lacrime e dolore
passano primavere e lunghi inverni
le pene nei ritardi e nelle attese
di sguardi supplicanti nelle chiese.

Anime dalle bocche arse
aspettano che lampeggi il cielo
voci assordanti, grida, rauche minacce
e lo stupore si bagna del suo pianto.

Plasma d’amore
la tua città non l’abbandoni mai
e la disseti con materno istinto
figlia ingrata t’ascolta
ma persevera a voler morire.
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