Plasma d'amore
(Il miracolo di San Gennaro) Gocce vermiglie di sorgente eterna sgorgano dalla dura roccia si sciolgono in rivoli scendendo giù per vicoli impervi di quartieri accaldati di sole. Senza risparmio di lacrime e dolore passano primavere e lunghi inverni le pene nei ritardi e nelle attese di sguardi supplicanti nelle chiese. Anime dalle bocche arse aspettano che lampeggi il cielo voci assordanti, grida, rauche minacce e lo stupore si bagna del suo pianto. Plasma d’amore la tua città non l’abbandoni mai e la disseti con materno istinto figlia ingrata t’ascolta ma persevera a voler morire.
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