Mio padre

Anemici raggi
accompagnano piccoli riti
di inesorabile lentezza.
L'abbraccio consolatore
del sommesso respiro del mare
si perde nella colpa di vivere.
Padre,
mortificato, piegato,
senza perdere il tratto di bambino
ti rannicchi nell'indolenza
tendi la mano cercandone un'altra
ma stringi il profumo di un ricordo
racchiuso nelle pieghe dell'anima
nell'aria immobile della canicola
nella nostalgia di un passato stanco
di essere trattenuto.
La voce del vento
ti porta sottili silenzi,
come un vagone in coda
scorri su binari arrugginiti
di pensieri strappati
alla corsa dei giorni.
Un vecchio segnalibro
nasconde tra pagine ingiallite
intimi segreti di un cuore appesantito
da pudori senza compatimenti.
Mentre guardi il sole ritirarsi
già l'alba si dilata dolcemente.
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14-01-2014 Redazione Oceano Lati… universi che si aggirano su una sola emozione... è l'amore e l'assenza della tua essenza… grazie Maria!
05-01-2014 Massa V. Massimo Una poesia di intenso spessore, pregna di tristezza e di note toccanti per la sua forza espressiva. Un malinconico sentire di grande effetto nel ricordo di una persona cara