Figli miei

Umida è la notte.
Il getto dell'acqua piovana
è simile 
a note lontane 
di una musica lenta.
Vi guardo dormire tranquilli,
col sorriso sulle labbra 
e la felicita' nel cuore.
figli miei.
Vi conto continuamente:
uno,
due,
tre,
quattro.
Temo sempre di perdervi .
Poso con dolcezza le mie labbra
sui vostri occhi chiusi 
e rimbocco le coperte.
Il mio corpo è stanco
per le fatiche del giorno,
ma il mio cuore 
canta in segreto
barcarole di felicità 
e di speranza.
Che il buon Dio
ci tenga a lungo uniti cosi',
figli miei.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
13-11-2012 Mandala' Rosalba cara Sorano Antonella per puro campanilismo ho letto ciò che scrivi, e mi sono accorta, che mi sono persa, in quel grande amore che tu sai regalare, hai descritto con semplicità il grande amore delle madri che anche se stanche si sentono ricche di osservare i loro tesori mentre placidamente dormono.