Figli miei
Umida è la notte. Il getto dell'acqua piovana è simile a note lontane di una musica lenta. Vi guardo dormire tranquilli, col sorriso sulle labbra e la felicita' nel cuore. figli miei. Vi conto continuamente: uno, due, tre, quattro. Temo sempre di perdervi . Poso con dolcezza le mie labbra sui vostri occhi chiusi e rimbocco le coperte. Il mio corpo è stanco per le fatiche del giorno, ma il mio cuore canta in segreto barcarole di felicità e di speranza. Che il buon Dio ci tenga a lungo uniti cosi', figli miei.
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13-11-2012 | Mandala' Rosalba | cara Sorano Antonella per puro campanilismo ho letto ciò che scrivi, e mi sono accorta, che mi sono persa, in quel grande amore che tu sai regalare, hai descritto con semplicità il grande amore delle madri che anche se stanche si sentono ricche di osservare i loro tesori mentre placidamente dormono. |