Anima allo specchio
Odore di marmellata bruciata, acre come una vita spesa male, come sogni infranti lasciati scappare dalle costole frantumate prendendomi a pugni davanti allo specchio. Non mi riconosco più! Chi sei tu che hai preso il mio posto e mi tormenti? Lasciami stare questa notte lascia che io dorma e che torni a correre tra i vicoli del mio tempo col moccio al naso e le ginocchia sbucciate. Lasciami andare almeno questa volta, poi … tornerò da te e prenderai per sempre il mio posto allo specchio, ma la mia anima non l'avrai mai.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
27-10-2016 | Redazione Oceano | L’eterno confronto con lo specchio, quell’altro “io” che ci osserva e non sempre ci riflette, perché non ci fa vedere la nostra essenza più intima, ma solo l’esteriorità, risultato dalle circostanze che la vita ci impone. |