Estate

L'incoercibile vampa dell'oggi
Ha interrotto il sonno nero del sole
Le briglie del carro disciolte 
Spronato il galoppo furioso

Lunghe dita di luce invadenti
Hanno palpato i fianchi del mondo
Accendendo greti e fessure
Di boreale e antica lussuria

L’ abbagliante lucore dell’astro
Si è disteso bramoso sul cielo
Col suo arcaico coito di fuoco
Prepotente l’ha posseduto

Primordiale l’orgasmo precoce
È esploso sui tetti i muri le strade

Intorno a me ora grondano lenti
Densi rivoli d’estate.
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Pubblicata il 12-07-2012

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