Il Barone e la maestrina

Figlia di artigiani del ferro e di buona famiglia
già maestrina bella era quella fanciulla. 
Il nobile invaghito la volle come sposa
alla famiglia chiese la sua mano deliziosa.

 Scusate! Non ci son tesori oltre la bellezza 
non è una menzogna o Vostra altezza?
E' una plebea questa fanciulla, perché volete
sposarla non vi sembra una stranezza?

Ignorate quel che pensate, Lei è una ragazza
di bellezza maestosa, in Chiesa la porterò
davanti all'altare la prenderò come sposa.
L'anello è già pronto o mia ragazza favolosa.

Baronessa diventò! Solo per la Chiesa.
Dell'ottocento correva l'anno secolare
se han dei figli all'orizzonte impaurito il familiare 
il cognome del nobile non potano portare.

Quattro figli ebbero! Dalla servitù li fecero allevare.
Non portarono il legittimo cognome,
neanche il titolo, figuriamoci il capitale.
Matrimonio Religioso fu! E non Civile.

Al primo il cognome della madre gli fu dato.
I due, ognuno come la sua governante fu chiamato.
Il terzo da seminarista il prete volle fare
legittima e dote dalla Curia il barone fu chiamato a dare.

Poi il prete abbandonò la Stola e divenne magistrato.
Rimasero vicini tra di loro pur se di cognome diverso.
Fratelli si riconoscevano il sangue era lo stesso!
Oggi guarda caso, due pronipoti sono sposi con successo.
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