Lei si nascondeva

Quel primo pomeriggio lei aveva aggiunto un altro tassello alla sua analisi, in un momento di delirio
e di lacrime ammise di nascondersi. Un pensiero suo le si rivoltò contro come un boomerang, ora lei
sapeva: -  SI NASCONDEVA A SE STESSA.

Si, lei si vestiva senza colori quasi, senza trucco ne rossetti, lei non voleva attrarre l’attenzione
di nessuno; non le piaceva creare confusione, mai. Solo ora se ne rendeva conto, cercava di disto-
gliere ogni sguardo da se stessa. Era come se avesse due facciate: un lato A da offrire quale maschera
stabile al pubblico, figura sicura e brioso a volte eccessiva nelle battute umoristiche... e un lato B,
quello che lei era veramente, una donna sola, ferita nell’anima, in cerca di una verità impossibile
da ricordare.

Era ora il tempo di voltare di nuovo pagina, con dolore lei ricordò a se stessa di questa sua regola
atroce ma non poteva non considerarla, doveva dire addio al suo cuore, quel scoprirsi fuggitiva le
imponeva nuove strade, aveva sperato di non arrivare mai a quel punto, si guardò allo specchio
dell’anima, ora tutto il suo mondo, tutto quello che le apparteneva iniziò a vorticarle intorno, lei
sapeva che alla fine di quella assurda centrifuga virtuale sarebbe rinata ancora una volta, e, anche
se con dolore, sapeva che l’attuale stato non le apparteneva già più. Mille volte aveva sperato di
non piangere, sapeva che il pianto era il suo passpartù verso nuovi attimi di vita, verso una nuova
sua essenza. Riconoscersi fuggitiva era il primo passaggio verso il cambiamento, sarebbe stato dolo-
roso ma necessario. Non avrebbe ascoltato il cuore ma solo la mente , sarebbe stata fredda e calcola-
trice, lei doveva seguire la sua strada. Era questa una cosa necessaria per continuare la sua metamor-
fosi verso un essere finalmente libero da convenzioni e antichi tabù.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)

Pubblicata il 15-12-2012

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Commento dell'autore

Non mi piace poi molto
commentarmi, lascio al lettore
il piacere di collocare i
miei scritti negli archivi
della mente propria secondo
un giudizio soggettivo.