Il mercatino delle pulci

Regina Resta è un'autrice che è riuscita a rappresentare, attraverso i suoi versi, le innumerevoli sfaccettature dell'animo umano in un viaggio attraverso gli eventi.

Nelle sue liriche possono essere riscontrati tutti i sentimenti, nella loro universalità: tristezza, rimpianto, disillusione. Ma anche amore, speranza e una forte energia che attinge respiro da un delicato mondo interiore e da un mondo onirico d'alterata freschezza. Scorrevoli nello stile, confermano la bellezza e la profondità dei veri valori che regnano in lei guidando il suo cammino: amicizia, amore.

L'autrice si presenta ai lettori in tutta la sua spontaneità. L'effetto catartico della sua scrittura è evidente, materializzato in versi stilisticamente accurati, di pregio, ma scorrevoli. Questa silloge è la storia di una donna, delle sue emozioni, i moti dell'animo, le cadute, il rialzarsi attingendo dalle proprie risorse, alimentate da una fede costante e dal quotidiano impegno nel sociale.

"Non li svendo
li offro
a chi abbia il coraggio di realizzarli
a chi crede ancora nelle favole d'amore.
Posso anche regalarli, chissa',
a un sognatore perso,
non disilluso come me,
purche' ne abbia cura..."


Sin dalla prima lirica, "Al mercatino delle pulci", da cui l'omonimo libro, emerge un marcato dualismo tra la realtà che tutto appiattisce, con i suoi limiti, e un mondo di sogno, in cui tutto sarebbe ancora possibile. Il titolo richiama alla mente un luogo di scambio, dove a volte si trovano cose rare e in cui solo l'attento acquirente può discernere in mezzo alle montagne di oggetti banali, magari trovando un oggetto d'inestimabile valore. La scelta di scrivere in prima persona dona alla lettura l'impostazione quasi di un diario.