Luce |
Quando venne la luce il piacere svestì la notte degli assurdi silenzi rischiarando confini di cielo. Brividi alitarono vita nell'aria fredda della prima ora trapassando corpi distesi lungo sponde d'abbandono. Singulti di cielo conteso e fremiti di foglie ruppero monotonie e destini chiusi nell'abbraccio d'amore. Fummo proiettati nell'inconscio, il pianto grondò come pioggia su nudi rami di dolore, anime protese al cielo in ascetico canto. Quando venne la luce svanirono ombre e rimpianti di confusa passione, di corpi ed anime infrante. |