Il mio miglior amico |
Vana la speranza di Romeo notte e dì immobil a fissar dischiusi i tuoi occhi rievocan tempi lieti e lontani miraggi ad ambir corse nei campi. Quel vezzo col suo palmo vento, afa e gelo han supplito. Guaiti laceranti frantuman la pace che si percepisce nel cimitero. Lì è il suo profumo che fiuta, bramoso, fermo ed esil, adagiato su quel giaciglio ove riposa il suo amico miglior. Stagioni ad osservar passanti che lo invano lo sfaman sino al dì che neve e ghiaccio copron Romeo e il cuor sotto il suo pelo. |