Sogni |
Ho sputato sulle ossa di mille cuccioli macellati, ignorando quali animali erano stati un tempo. Ci cibiamo d’innocenti, risparmiamo altri. Davvero più dei morti hanno meritato la nostra pietà ? La falsa misericordia non m’impedisce di vomitare, ché le promesse volano coi rutti. I chiodi delle nostre barricate abbandonano le travi e ci troviamo nudi. Sopra la mia culla suonavano mille topolini impiccati: il mio tenero e amorevole carillon. Li vedo che ancora girano sulla mia testa. Non corde vibranti d’arpa ma forche ombelicali. |