Torino |
Ben pria che Roma fosse che quest'altra già lo era da un'ignota primavera Taurinorum si promosse. Delle Alpi è contrafforte del Monviso che ti bagna nel suo Po è la campagna dei Taurini e Celti è sorte. Da Annibale espugnata, dalle Alpi intervenuto, da elefanti sostenuto; da Alarico saccheggiata. Julia Augusta pur rinata e di gloria Pietro Micca, di storia anche più ricca, poi da Roma governata. Da Agilulfo e Raginperto Longobardi ancor sovrani, Carolingi i più nostrani, Berengario tanto esperto. Di Santorre un Santarosa dal suo seno issò la spada, dalle Alpi altra contrada, un sol grido: Italia sposa. Da Superga, ancora il grido: più di cento e di cinquanta con la storia che t'ammanta dovrai lì affrontar l'infido. Se dall'Antonelli agli archi, Corsi, le Vie e Monumenti, i Parchi, i Corsi e i quanti, fulcro di lavoro e sbarchi. Scuoti figli d'ogni strada, rinnovar le gesta, certe in ogni altra si converte in ciascuna sua contrada. |