Storia di un uomo stanco |
Mia madre lavorava i campi e mio padre il ferro. Crescendo lasciai la loro casa: La matematica mi aiutava a capire ogni cosa. Mi innamorai e presi moglie Avevamo grandi sogni, volevamo cambiare il mondo. Nacque la mia prima e unica bambina: Io ero al fronte da sei mesi ormai. Non sapevo chi combattevamo, per me, quei visi sporchi di fango e sangue portavano tutti la stessa divisa. Dopo divenni un buon marito e maestro di bimbi, la mia vita scorreva tranquilla. Due anni fa morì mia moglie E con lei anche il mio sorriso. Oggi sono in ospedale: il mio vizio peggiore ha fumato la mia salute e la mia bambina non può aiutarmi, ormai le sono solo di peso. I numeri tanto amati mi hanno rapito E io stesso ora ne sono uno. Sento questi signori parlare di me: oggi ho fatto l’intervento e domani si vedrà . Sto per salutare tutti, credono che non lo sappia: Mi ci vollero più di settanta anni per capire il senso della mia vita. E ora che è il mio momento Non posso portare niente con me. Nudo ero arrivato e nudo me ne vado. Una giornata ventosa mi ha strappato al mio corpo Tra un superiore felice che io liberassi il suo orgoglio E una giovane ragazza che non era lì per farmi compagnia. |