Una patria comune |
Smunto è il viso dal tempo scalfito, in balia della pioggia e del vento, degli affetti accorato è il ricordo e con impeto l’anima accende. Il mare sfida in una notte buia, unica compagna il suo dolore, e occhi smarriti il cielo scrutano d’affanni e di paure ridondanti. Senza sosta è il suo duro lavoro col timore di cadere nell’oblio, e mentre alita il vento di scirocco nella risacca un ricordo si trascina. Ci sarà una patria senza frontiera? Un mondo con una sola bandiera? Un falco che piange quand’è sera al canto di una dolce capinera? Ho paura a scrutarlo negli occhi e astratta una nube mi soffoca mentre ubriaco di verità non dette dolente l’anima mia s’accartoccia. |