Il tempo del disincanto |
Un giorno di festa come questo a inseguire un qualsiasi sogno passeggero in questa stagione piena di colori e dal sapore di terra. Metto insieme parole alla rinfusa con suoni e fonemi diversi intere o spezzate, leggibili o meno, caratteri composti o scomposti per riempire un vuoto che opprime ansie, irrequietezze. Traccio segni grafici confusi, casuali su cerchi colorati nello spazio di un foglio di carta per riempire una pagina quanto una distesa di mare senza capirne il senso. Linee insignificanti, quel tanto che si fondono e si confondono in allusive tendenze di una trama informe di rabbia e di furore degli affanni e delle inquietudini a ricomporre un volto, un sorriso nei riflessi di luce di un amore non dimenticato. In quel tutto che scompare nella memoria o nelle parole che ancora vorticano casualmente in qualche parte lontana nel silenzio di una qualsiasi solitudine ricordata. Sensazione che appare e scompare nell’esprimere un desiderio di fermare quel tempo del disincanto. |