Luce

(Salvaggio Carmelo)


Quando venne la luce
il piacere svestì la notte
degli assurdi silenzi
rischiarando confini di cielo.

Brividi alitarono vita
nell'aria fredda della prima ora
trapassando corpi distesi
lungo sponde d'abbandono.

Singulti di cielo conteso
e fremiti di foglie
ruppero monotonie e destini
chiusi nell'abbraccio d'amore.

Fummo proiettati nell'inconscio,
il pianto grondò come pioggia
su nudi rami di dolore,
anime protese al cielo in ascetico canto.

Quando venne la luce
svanirono ombre e rimpianti
di confusa passione,
di corpi ed anime infrante.