Preghiera

(Industria Nunzio)


Ti parlavo in silenzio
mentre ti scarmigliavo
nelle mani del vento
e un gelsomino ti sfiorava.

Ti parlavo in silenzio
frammisto alla risacca
del mare, evocando languori
per fugare il torpore
dalla tua bocca
serrata di parole e baci.

Ti parlavo in silenzio
sprofondandomi vivo
nella terra ovattata
nel cappotto di neve,
senza cappa di stelle
e in balìa del tornado
che mi lasciò stremato.

Giunse l’aurora
e andai per prati
col secchiello bucato
a cogliere odori, leggero
leggero col retino colmo
di farfalle inventate.

Rubai colori
intrecciando scialli di versi
per sciogliere la neve,
bruciai il letto di foglie
ove giacque dolente
un cammino straniero.