Un regalo inaspettato

(Rinforzi Lolita)


Anna e Marta erano due amiche inseparabili, quasi come fossero sorelle.
La stessa età, caratteri molto simili, stessi gusti; unica differenza sostanziale, la posizione economica. Anna, inoltre, era reduce da una convivenza non andata a buon fine, con un misero stipendio da colf che non le permetteva niente di più del necessario, e a volte nemmeno quello, e viveva in affitto in un mini appartamento alla periferia di Firenze.
Marta, benestante, si trovava nella stessa città per studiare, avrebbe dovuto laurearsi in scienze della comunicazione, ma era alquanto fuori corso! Non le importava un granché, tanto i suoi genitori provvedevano a tutto, quindi lei poteva davvero permettersi di stare senza pensieri.
Si conobbero per caso, appunto perché Anna puliva le scale nel palazzo dove Marta alloggiava.
In poco tempo, divennero amiche inseparabili, finché per le vacanze di Pasqua Marta decise di andare a fare “un giretto” in America, dal momento che parlava bene la lingua e aveva amici a New York.
La fedelissima compagna avrebbe voluto seguirla con tutto il cuore, ma giusto con quello, perché altri mezzi non aveva.
Allora, si salutarono il giorno prima della partenza e Marta le promise un bellissimo regalo al rientro, quasi per compensare l'impossibilità della propria amica nel seguirla.
I giorni passarono in fretta e presto arrivò quello del ritorno.
Anna era così felice di rivedere l’amica che andò ad aspettarla all'aeroporto, addirittura con un bel mazzo di fiori, per trasmetterle tutta la propria gioia nel ritrovarla, anche se in realtà erano rimaste distanti solo pochi giorni.
Dopo i saluti, i racconti di Marta riempirono la giornata e la sera arrivò in fretta. Decisero di non fare le ore piccole, perché una il giorno dopo lavorava e l'altra tra il viaggio ed il fuso orario era fusa lei, completamente, e aveva bisogno di riposare!
Prima di congedarsi,però, Marta consegnò il regalo all'amica ma, essendo già tardi, non aspettò che lo aprisse. Quindi si accordarono che lo avrebbe aperto poi, una volta arrivata a casa. Aggiunse soltanto: - Spero tanto che ti piaccia, è una cosa personale e se non ho azzeccato il gusto, non saprei come cambiarla... - Ma Anna rispose: -Mi piacerà senz'altro, abbiamo gusti uguali non ricordi? Grazie… comunque, non dovevi! Domattina ti faccio sapere, tanto quando scendi mi troverai qui nel tuo palazzo a pulire le scale! Buonanotte, amica mia! -
Anna era in motorino e faceva un po' fresco, ma era così euforica all'idea di dover aprire il suo regalo che non percepiva neanche il freddo. Appena rientrata, lo scartò subito, non stava nella pelle! Era una bellissima borsa di Cavalli, così non ne aveva mai avute. Ma, certo, andare in America a comperare una borsa di uno stilista fiorentino... Comunque, come si suol dire, a caval donato non si guarda in bocca, perciò decise di non polemizzare. L'appoggiò sul tavolo, era grande, ed iniziò a osservarla. Bella, sì veramente, ma con cosa l'avrebbe indossata? Con i suoi abiti acquistati alle bancarelle del mercato... che figura! Altro, purtroppo, non possedeva: che doveva fare? Decise, nonostante tutto, di aprirla per togliere tutta quella cartaccia che vi inseriscono dentro, a negozio, per renderla più voluminosa. Una volta aperta la cerniera, non tirò fuori un foglio grande, di solito di giornale, ma tanti pezzi di carta che sembravano tutti della stessa dimensione... anzi erano veramente tutti uguali, ma non proprio da buttare, cavoli: sembravano dollari! Una borsa piena! Carina come idea pensò, ma certamente falsi! Tanta era la felicità di vedere tutti quei biglietti che si mise a ridere come una pazza e decise, poi, di andare a coricarsi, tanto la vita il giorno dopo sarebbe stata uguale. Carta straccia o dollari finti, non sarebbe cambiato nulla.
Al risveglio, dopo una veloce colazione, mise qualche dollaro in tasca e uscì di casa, voleva farli vedere alla sua amica. Era ancora presto e Marta stava dormendo. Le suonò comunque ripetutamente, finchè uno zombi travestito da Marta, venne ad aprire la porta. Anna, dopo averla salutata ed essersi scusata per l'orario, le raccontò l'accaduto e, sorridendo, le mostrò i dollari che aveva portato con se'. Stava appunto sorridendo e si aspettava altrettanto anche da Marta. La quale, invece, dal canto suo rimase sbigottita: -Ma dove hai messo gli altri? Anna dove li hai messi? -A casa - rispose l'amica, dentro la borsa, perché? " Ma, Anna, sono veri! Capisci? - Anna dapprima incredula, iniziò poi a saltare come una cavalletta e a gridare di gioia abbracciando Marta. - Ma sei sicura??? - Certo che lo sono, poi lo verificheremo, ma, fidati è così! - Non posso crederci, disse Anna e io che quasi snobbavo il sig. Cavalli, perchè da Firenze era andato fino a New York! - Cosa vuoi dire, la interruppe Marta? - Niente, niente non ti preoccupare! E… sai che ti dico, oggi non lavoro e domani vedremo! Andremo a pranzo insieme e naturalmente offro io! Scusa, mica vorrai che li restituisca? E poi a chi? E, inoltre, ancora scusami, ma sono di Cavalli e sono rientrati a Firenze!
Insomma da un regalo banale, Anna poteva permettersi una bella botta di vita! Quindi mai disperare, le cose a volte possono veramente cambiare quando meno te lo aspetti!