Vodka e rondini

(D'Angelo Sergio)


Ogni giorno svuoto cassepanche piene di ti amo, e tu non lo sai
e la mia voce non ti raggiunge.
Un'immagine nascosta nel petto, chiede concedo ai sogni
getta ombre sul melograno, mentre balconi smangiati dal gelo
attendono molliche di pane.
Sappilo: ti amo!
Lascia che le mani, ti raccontino ancora di stanze e perdono
di baci lasciati nella buca delle lettere, di papaveri che curano curatrici.
Lascia che l'attesa torni a descrivere sguardi e la seta a sfilacciare distanze.
Affacciato su un pensiero, prima che il camino beva la sera
mischio vodka e rondini - aspetto che il chiuso delle palpebre
s'incanali per altri luoghi e estraneo al tutto,
empio di te ogni mia cellula.