Filantropi

(Caranti Stefano)


Tracciamo distanze nel tempo frammentato
senza sapere dove, limiti umani d’imprecisa comprensione,
dove il tutto in spazio vuoto è trasformato.

Voglio colmarlo tendendo la mia mano
con lo svestirmi da logiche terrestri,
frantumar lo spazio senza inganno
che cristallizza anime dolenti,
trovare il giusto raggio tra i punti di confine
ed innalzare al cielo, guardando il firmamento,
con semplici parole e con il cuore che batte
complici le stelle questo mio canto.

“Meravigliose sono le tue leggi che ancora non
conosco ma che bramo svelare i tuoi misteri
in questa dimensione di passaggio.
Dimmi se puoi, dove cercare
tra le infinite vie di questa notte
per far finire nel nostro mondo il male ?”

Tremula di luce questa sera,
come la voce mia che scioglie il tempo,
come la cera è sciolta al lume di candela.

E nello spazio immenso
il cantico lontano dell’attesa
dove il tempo proietta il futuro di speranza
per cercare la smarrita umana dimensione,
una parola giusta, un gentil gesto,
l’autentico sorriso che non chiede,
colui che tiene l’umiltà nel cuore,
quella che tutti noi chiamiamo Vita.