Stazione campagna

(Marenaci Marcello)


Le corse all’uscita di scuola
con il cuore in gola…
Raggiungere la piccola stazione
per vedere il treno partire…
Noi che abitavamo,
nella casa rossa della ferrovia.
Ricordi che svaniscono nel tempo…
la memoria di mio padre
però è sempre viva.
Lo vedo con la paletta verde in mano,
quel treno lentamente che partiva…
Io che corro dietro l’ultima vettura,
finché una nuvola di fumo ti porta via.
Sul mio viso solo vento…
Libertà nella mia mente
un pensiero abbracciare i suoi ideali
e ti accorgi che i silenzi fanno male
all’improvviso quel sogno è andato in fumo
nei pensieri di un ragazzo.
Cresciuto troppo in fretta
d’un tratto sei partito
per quel viaggio del tuo tempo.
In un momento ricordai quelle parole…
Nel mare dei silenzi
affrontai le tristezze della vita…
Quante primavere son passate…
Oggi ho voglia di tornare
per abbracciare quel pensiero,
quel treno lentamente che partiva…
Io che corro dietro l’ultima vettura
sul mio viso solo vento.
ricordi dell’infanzia.
la stazione, il piccolo giardino.
correvamo sino all’ultimo respiro…
arrivo prima io… com’era grande il cielo,
io che corro dietro l’ultima vettura,
finché una nuvola di fumo ti porta via,
e ti accorgi che i silenzi fanno male.
Abbracciarti ancora è… ricordare che tu… eri mio padre…