Al cantor dell'anima

(Protopapa Mariateresa)


Respirar non debbo
davanti al cuore
fermo,
pelle lucida,
priva di senso.
Non e' un respiro
sparso sulle maree
a fermare i moti ondosi;
infranti ricordi.
Il delirio dell'onnipotenza
pereguita il cuore
e la carne.
Fortemente volli
esser cosi
e cosi' rimasi,
nel novilunio dei sentimenti.
Gradasso tentativo
di voler irrompere
nella sapienza.
Tra i moti del tempo,
salvaguardo
in piena regola
la mia pazzia .
La pazzia di amare
il mondo.
Nel silenzio dellèìUniverso
son sempre qui
a cantar
la vita,
a osannare polvere e terra.
Riposo di giorno
in regime di allerta.
Assorbono gli occhi
flash
da tutto cio' che
attorno circonda
la fragile vita.
Dal podio
in capo alla terra
lo sguardo del cantor
mira lontano
e scorge particolari
invisibili all'umano occhio.
Vede color cannella
ombre
e vestiti di luce
le virtu'...................
Non vende l'anima
il cantor della vita,
passo' il tempo in cui
vendeva arte e core
per osannar potente.
Lascia l'ombra
di questa esistenza
lo specchio del suo vedere,
lui mira e coglie
cio' che a occhio nudo
non appare.