Florisa Sciannamea

Posted by 24 novembre 2015

Dopo il Liceo Artistico ha frequentato il corso di Scenografia e Costume alla'Accademia di belle Arti di Bari. A soli 19 è stata assistente del maestro Luigi Guerricchio alla cattedra di Figura Disegnata presso il Liceo Artistico di Bari.

Tre anni dopo vince il concorso a cattedra per l'insegnamento di Disegno geometrico e Storia dell'arte. Rimane nella scuola per 23 anni che poi lascia per seguire i suoi sogni nel campo della moda.


(foto @copyright Stefania Donno)

Diventa fashion designer free lance per diverse aziende e anche direttore creativo di un ufficio stile. Organizza sfilate in Italia (Milano, Roma e città della Puglia compresa Bari) e nel mondo (Shanghaj e Pechino). Organizza anche eventi e allestimenti scenici per vetrine. Continua sempre a disegnare, ma riscopre il piacere della scrittura e pubblica e illustra due libri: Donne nell'acqua loro vincitore nel 2014 del secondo posto al concorso nazionale FortunaDautore - Edizioni dal Sud e Favole capovolte Adda Editore. Scrive i testi di accompagnamento alle foto di Emanuela Ricci per la rivista online Travelglobe.


  La tua strada è il coraggioso volare di un sogno nei confini della realtà: cosa ti ha fortemente spinto a lasciare la certezza per inseguire la vera espansione della tua anima?
  La certezza? In realtà non l’ho mai avuta. In effetti nella mia vita all’inizio tutto è capitato per caso ed io ho lasciato che succedesse perché non avevo bene in mente cosa fare da grande. Quando ho capito che sicuramente non era ciò che stavo facendo, ma in quel momento non avevo la possibilità di cambiare, ho aperto il mio cassetto dei sogni e delle speranze ed ho depositato là dentro il mio seme della rivolta. E’ cresciuto con i tempi giusti fino ad esplodere... ed eccomi qua "brava ragazza pentita"...
 
La tua famiglia si incastra perfettamente come un mosaico nei passi della tua vita: quanto è stata determinante nel poter essere te stessa?
  La mia famiglia è la mia proiezione... è la serra dove molti dei semi portati involontariamente dal vento, sono diventati i miei fiori più profumati. E’stata assolutamente determinante nella "costruzione" di ciò che sono ora.
 
La tua spontaneità traspare da ogni tuo piccolo gesto: come riesci a essere te stessa a dispetto delle insidie altrui?
  Credo che con gli anni io abbia subito una felice "involuzione" liberandomi da quelle sovrastrutture che condizionano gli adulti... ho recuperato il mio animo di bambina e quindi anche la spontaneità, senza per questo dimenticare il rispetto per gli altri.
 
La tua è una penna che ha fatto innamorare il foglio dei tuoi sogni: la moda, i disegni, la scrittura. Sono tutte bellezze artistiche collegate che prendono vita da te. Cosa senti quando prende forma la tua arte?
  L’espressione artistica ha sempre fatto parte della mia vita e di me... E’ un tutt’uno con i miei pensieri, con il mio modo di essere. Durante le progettazioni, sia grafiche che scritte, sono pervasa da una grande eccitazione che mi porta in altre dimensioni e mi appaga. Creare è per me una esigenza che mi rende felice.
 
Le tue storie sono un bellissimo intreccio tra realtà e fantasia. Donne nell’acqua loro, ad esempio, è l’immaginario che si cala fortemente nei limiti, difetti, preziosità di un mondo femminile in cui vivi e ti collochi. L’interiorità e l’intensità che ha fatto narrare la tua penna è determinata dal sentirsi parte vivida di quell’universo. Ora parlaci liberamente della tua creatura letteraria e in particolare del particolarissimo titolo.
  Premetto che non invento nulla o quasi. Ciò che scrivo è semplicemente la proiezione del mio modo pulito di percepire la realtà. Osservare il mondo intorno a me senza essere condizionata da luoghi comuni, pregiudizi e falsi moralismi mi conduce inevitabilmente ad una descrizione della realtà in cui alla fine tutti, stranamente, si ritrovano stupendosi che ciò che hanno nascosto, spesso sia il pensiero anche di altri. Le mie "Donne nell’acqua loro" (citando la famosa ricetta locale dei polpi cucinati nel loro liquido e nel loro umore) è un piccolo affresco che racconta senza paraventi e buonismi, una serie di personalità femminili in cui in molte si sono riconosciute e, aggiungo, finalmente senza imbarazzi e timori… compresa me, con le mie debolezze e fragilità.
 
Favole capovolte è la tua ultima opera; sarebbe interessante poter entrare in quel mondo che descrivi così parallelo ad ogni presunta favola che ci gira intorno. Parlaci dei collegamenti con la tua precedente opera e/o se è ancora alla ricerca di nuovi orizzonti.
  I collegamenti sono sicuramente nello stile con cui porgo anche temi e contenuti spinosi e il desiderio di speranza e capacità di ricominciare anche quando tutto sembra finito, ma soprattutto l’annullamento dei pregiudizi e degli stereotipi. Le favole sono appunto capovolte perché ribaltano completamente concetti sclerotizzati e luoghi comuni. Inoltre ho fatto mia una frase del grande Gianni Rodari: "La realtà non sempre entra dalla porta, ma può entrare anche dal camino e dal tetto". E quindi scrivo favole e racconti che parlano anche della guerra, della morte, delle diversità, della tristezza... perchè credo fermamente che i bambini debbano conoscere la realtà anche se con delicatezza e lievità. In questo aiuto genitori e docenti a raccontare non solo di storie a lieto fine, ma anche di storie che potrebbero avere un lieto fine con l’aiuto proprio dei bambini... la nostra speranza per un futuro migliore.
 
Parlaci della tua città e quanto questa ha influito su di te e le tue passioni.
  Non amo particolarmente la mia città... sicuramente è stato proprio questa mia mancanza di sentimento nei suoi confronti ad influenzare le mie scelte e le mie passioni. Volo via da essa con la mia fantasia. La considero una città molto provinciale con l’accezione negativa del termine...
 
Come vivi la poesia in genere? Cosa pensi possa darti in particolare?
  La poesia è uno schizzo, un acquerello veloce, la vetrificazione di una o più emozioni. A volte proprio perché tale rischia di essere criptica e non capita da tutti. E’ sicuramente delicata come una bava di ragno, ma può essere anche forte come una corda di acciaio. Della poesia cerco in genere entrambi gli aspetti... la dicotomia che la trasforma in un abbraccio emozionale.
 
Questo sito è nato come centro di esperienze poetiche, condivisione di colori dell’anima che nel web si sono riunite per "sentirsi" e partecipare, ora si è evoluto, ed è aperto a tutte le possibili forme artistiche che viaggiano all’unisono. Come ti senti in "quest’acqua" così infinita come ogni possibile "Oceano" che ci accomuna?
  Come "una donna nell’acqua sua…" completamente a mio agio e contenta di esserci. L’incontro anche se virtuale con tante anime e tanti colori mi rende consapevole e felice di trovarmi con quelli della "mia specie".
 
Progetti attuali in evoluzione e futuri, cosa sentiremo leggeremo vedremo di te?
  Sto preparando le presentazioni del mio libro di favole. Sarà allestita una piccola mostra delle 27 illustrazioni che accompagnano le storie e verranno stampate copie delle stesse per essere messe in vendita. Il ricavato andrà in beneficienza all’Associazione Culla di Spago di Bari che assiste i bambini oncologici e sostiene le loro famiglie. Non solo attraverso i contenuti morali, ma anche materiali il libro "deve" avere un significato. Ci sono naturalmente anche altri progetti:un romanzo cominciato e lasciato momentaneamente... una saga femminile la cui storia comincia durante la seconda guerra mondiale per arrivare ai nostri giorni, il mio impegno come docente di Moda, il corso di teatro, il mio ruolo importantissimo di nonna, madre, amica, moglie ecc. ecc.
 
  Ringrazio l’opportunità che mi è stata data: la VITA
Grazie… Mirella & Nico!
Grazie mille a voi

Florisa Sciannamea