Nicola Crippa

Posted by 05 gennaio 2016

Ho una laurea Triennale in Filosofia (conseguita presso l’Università di Pavia con una tesi su F. Nietzsche), e dopo tale conseguimento mi sono iscritto a particolari percorsi formativi tra cui un corso biennale di StoryTelling Creativo e Trasformativo presso la scuola Upaya (TO) con l’insegnante Eric Minetto.






Un po' di me
Mi sono iscritto al percorso di formazione in StoryTelling (Scuola Upaya) e in Counseling Filosofico (scuola SICOF) dopo che ho avuto la (s)fortuna di essere stato coinvolto in un forte incidente stradale, a seguito del quale ho scelto di non perdere più tempo nella mia vita: ero infatti solito chiedermi dopo quel traumatico giorno, giorno in cui realizzai di non essere immortale, domande del tipo "Se quel camion ti investisse domani, saresti felice di quello che stai facendo ora?" La risposta tendenzialmente era “No”, poiché mi rendevo conto che tutto ciò che facevo era espressione di esperienze del mio passato, anziché di scelte autentiche di chi ero in quel momento. Penso che la mia "anima" mi ha sempre portato in situazioni estreme (l’incidente, ma anche diagnosi di gravi malattie che poi ho auto-curato, lutti di persone care, visioni) per fare sì che io andassi esclusivamente nella direzione di me stesso e dei miei sogni.

Che altro dire... Sono appassionato di lupi e di cani. Adoro trascorrere le giornate estive in compagnia della mia cagnolina Lucy per sentieri di montagna. Amo danzare e stare con i miei amici, con cui vorrei vivere in un'unica casa.
Desidero vivere di counseling filosofico e di scrittura. Adoro il rapporto con la natura basato su ammirazione e rispetto quasi mistico. Tento di mangiare solo ciò che sento farmi bene e fare solo ciò che sento essere allineato con il mio percorso di crescita personale e professionale. Frequento molti gruppi di meditazione, specialmente legati al mondo di Osho.


  La tua indole come scrittore è stata una costante della tua vita?
  Sì, seppure questa indole si è trasformata nel corso del tempo: da bambino amavo le storie raccontatemi ‘dai grandi’, e per me la scrittura ne era il veicolo. Poi quando ero un po’ più grandicello usavo la scrittura come una catartica valvola di sfogo, mentre a fine liceo si è trasformata in un mezzo della filosofia. Solo negli ultimi anni, invece, scrivere è diventato un atto letterario oltre che un motivo esistenziale.
 
Nel tuo percorso ci sono stati episodi che ti hanno portato a desiderare il sogno e la sua realizzazione piuttosto che il percorso precostituito: pensi che senza quelle esperienze saresti mai approdato in questo viaggio?
  Penso che non avrei potuto che affrontare simili esperienze. Mi piace pensare che le particolari situazioni che ho vissuto siano state un modo della mia anima per dirmi di inseguire me stesso e i miei sogni, e sono pertanto convinto che se non avessi vissuto quanto ho vissuto avrei comunque affrontato un qualcosa di molto affine.
 
Come ti immagini nel tuo prossimo futuro?
  Intendo raggiungere il mio sogno, ovvero quello di vivere di e con Arte e Consapevolezza. Nel mio prossimo futuro mi vedo quindi felicemente impegnato nel raggiungimento di questo traguardo!
 
Parlaci della tua pubblicazione: quanta parte di te vive nei tuoi scritti e quanta parte sono riflessioni del dintorno che ti avvolge? Perché "Riflessi" ?
  Riflessi perché è un titolo poetico e al contempo filosofico, che mostra l’atto di tornare a sé, di ri-flettere, appunto. Io sono in ogni pagina del mio libro, ma anche tutto ciò che mi circonda è lì riflesso. Diciamo che è come se il mio "io" e il mio mondo si abbracciassero all’interno delle dinamiche del libro.
 
Qual è stato l’input della nascita della colonna sonora del tuo libro? Ci saranno altre musiche che accompagneranno il tuo libro?
  L’intento dell’opera è quello di fare ri-flettere, di trasmettere un’esperienza umana, di fare "ruminare", per dirla alla Nietzsche. Ho pensato che la musica potesse essere un veicolo importante per il raggiungimento di tale fine, anche perché conosco bene le qualità di Jayananda, musicista che aveva già composto diversi pezzi da meditazione.
 
Secondo te cosa distingue la poesia e i racconti da altre forme di comunicazione e cosa provi dopo aver creato?
  Per quello che mi interessa, intendo nel mio lavoro la comunicazione come un ponte, una connessione tra cuore e cuori. In quest’ottica la scrittura è semplicemente il mezzo più consono alle mie qualità. Dopo aver creato mi sento pertanto più felice e più a contatto con me stesso, come dopo essermi coccolato.
 
Internet può dar vita agli scrittori sconosciuti?
  Internet ha sfaccettature così ampie, sia in positivo che in negativo, che mi vien difficile rispondere a questa domanda. Diciamo che sono convinto che, con o senza Internet, chi insegue il suo vero sogno può sempre raggiungerlo, poiché se insegui ciò che ti fa battere il cuore non potrai fare altro che "diventare ciò che sei".
 
Come hai conosciuto l’Oceano nell’Anima? Pensi che possa contribuire alla tua crescita?
  L’ho conosciuto dopo avere incontrato ad un premio letterario Mirella Musicco, persona che ho scoperto essere così sensibile e disponibile che mi basta anche solo la sua conoscenza per poter affermare che L’Oceano nell’Anima contribuisce alla mia crescita.
 
A quali dei tuoi scritti, poesie o racconti, sei affezionato in modo particolare e quale non avresti mai voluto scrivere?
  Non avrei mai voluto scrivere Luce, racconto ancora inedito che parla dei miei "blocchi" nella sfera sessuale. L’ho però dovuto scrivere su suggerimento del mio insegnante di scrittura Eric Minetto e devo ammettere che è un racconto che mi piace moltissimo. Quello a cui sono invece più affezionato è Celestino Sifulino, fiaba pubblicata in Riflessi in cui ho esposto appieno il bambino che ero.
 
  Ringrazio tantissimo

Mirella Musicco per la sua gentilissima ed amorevole disponibilità
Nico Rutigliano per la sua professionalità
Massimo Massa per il suo fondamentale ruolo di amministratore del sito nonché di presidente dell’associazione L'Oceano nell'Anima
Jayananda Conconi per avere creato con me un sogno
Eric Minetto per la crescita professionale e personale che mi permette.