Daunia e Puglia tra storia e tradizioni

La cucina tradizionale di San Giovanni Rotondo

San Giovanni, un paese ricchissimo di tradizioni tra le quali quelle culinarie

A San Giovanni Rotondo, l’insegnante Arcangela Latiano della Scuola Primaria, ha sempre promosso, servendosi dell’aiuto dell’antropologo e animatore musicale Angelo Capozzi, progetti relativi alla conoscenza del territorio locale. La Scuola interessata è l’Istituto Comprensivo “Dante-Galiani”, Preside Francesco Pio Mari D’Amore. Gruppo docente della V E: Arcangela Latiano, Giuliana Zelante, Nunziata Martino, Rosa Cavalli, Eugenio Romoli, Maria Gargallo.

Dalla Quarantana alla Madonna Addolorata

La lugubre signora della Quaresima in Puglia

Si è persa ormai l’idea che tutte le festività siano collegate all’anno liturgico pagano al quale la Chiesa Cattolica Cristiana non ha voluto apportare cambiamenti. Il popolo non li avrebbe accettati.
L’anno liturgico era organizzato nella parte jin (nero), che andava dal solstizio estivo a quello invernale (da San Giovanni Battista a Natale) e nella parte jang (bianco), dal solstizio invernale a quello estivo (da Natale a San Giovanni Battista).

Canti da incanto: le "strapolette" garganiche

Alla scoperta dei canti caratteristici dell’antica cultura tradizionale garganica

Spesso i meridionali convivono con tesori culturali di inestimabile valore, come i canti garganici, ovvero canti tradizionali che coincidono in parte con quelli dei Cantori di Carpino. A San Giovanni Rotondo li chiamano le strapolette le cui origini non sono perfettamente databili, perle sonore tramandate dai cantori tradizionali garganici. Erano in uso nelle serenate, nelle feste sull’aia, nelle feste pastorali della tosatura, nelle feste in famiglia.

Tradizioni della festa di capodanno

L’arrivo del nuovo anno, è sinonimo di cambiamento, e quindi, in un passato non lontano, era usanza gettare ciò che era vecchio per fare spazio al nuovo

Quando cinquanta o sessant’anni anni fa si festeggiava l’arrivo dell’anno nuovo, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, si gettavano dalle finestre e dai balconi delle case, mobili e sedie vecchie, bottiglie, bicchieri, piatti, riempiendo le strade di ogni tipo di rifiuti. In alcuni casi si potevano “ammirare” bidè, cessi ed altri oggetti strani.

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