Storia e Filosofia

Un nuovo linguaggio per affrontare consapevolmente l’ineffabile futuro

Partiamo da lontano, partiamo da Platone. Mi chiederete perché andare così indietro. Perché per prevedere dove stiamo andando è necessario capire come siamo arrivati fin qui.
Per Platone esistono due livelli del mondo, quello materiale e sensibile e quello immateriale e intelle-gibile. Una sorta di dicotomia, riferibile a quella già sviluppata da Eraclito e Parmenide, una opposizione netta tra divenire ed essere. Il divenire è oggetto dei sensi, l’essere dell’intelletto, il passaggio da un livello all’altro è quello dalla fisica e alla metafisica.
La metafisica serve a salvare, dal relativismo contin-gente, le cose del mondo, intendendo con esse sia la natura che l’umanità, in quanto i sensi non consentono di darne una definizione univoca.

Filosofia, scienza e teologia in dialogo

Tra la filosofia, la teologia e la scienza c’è contrasto? Alcuni affermano che all’origine del mondo non c’è stato Dio, ma la materia. In pratica non sarebbe stato Dio a creare l’universo e l’uomo, ma tutto sarebbe il risultato di un evoluzionismo della materia.
A questo punto non si potrebbe ipotizzare che la materia è esistita da sempre, che è eterna ed increata e che tutto sia scaturito dalla sua evoluzione?

Emmanuel Mounier e il personalismo

Riflessioni sulla vita e l’opera del filosofo francese, uno dei massimi teorici del personalismo cristiano

Emmanuel Mounier (Grenoble 1905 – Parigi 1950) è stato un filosofo e giornalista francese; è con lui che nasce il Personalismo, una dottrina filosofica che, per Mounier, non è né una ideologia né una filosofia accademica. Il Personalismo ruota attorno al concetto di persona, ossia è una filosofia della persona in sé stessa. In questo senso è stato un rivoluzionario, amante di un ordine nuovo, strutturale e interiore ed è stato il più fedele sostenitore della tradizione viva contro le falsificazioni e le degenerazioni del “mondo moderno”.

Sulla libertà – Linee filosofiche

In genere si definisce libertà, i modi e lo stato in cui il soggetto agisce senza alcun impedimento, interiore ed esteriore, avendo la possibilità reale di “autodeterminarsi” (Vocabulaire techinque et critique de la philosophie, par André Lalande, Presse Universitaire de France, Paris).
Tale è la dizione classica di libertà, dibattito che inizia con i greci, culla della nostra cultura ma non esente da critiche acute. E lo vedremo.
Per i Pitagorici, sino a Platone, libertà era liberarsi dalla materia, dal corpo (il corpo era prigione dell’anima ovvero soma/corpo/-sema/prigione) per raggiungere il sommo bene.

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