Storia e Filosofia

Seneca: un filosofo contemporaneo… il filosofo della virtù

Protagonista tormentato degli eventi del proprio tempo, è uno tra gli scrittori più moderni della letteratura latina. Affascinato dalla morale stoica, riuscì a piegarla alle esigenze della vita pratica. Lo dimostrano i suoi molteplici scritti, grazie ai quali la riflessione romana raggiunse il massimo livello nell’ambito della filosofia morale

La frase succitata in esergo di Lucio Anneo Seneca resta di una attualità sconcertante nonostante tanti secoli siano trascorsi. Anche se non prenderemo in esame il pensiero del filosofo stoico della tarda latinità, partiremo da questo suo pensiero per affrontare un problema attualissimo della nostra società. Per essere precisi, cultura deriva da colere, coltivare: si coltiva, si ara un campo affinché sboccino i fiori così come si coltiva la mente affinché noi si possa avere una visione non dogmatica ma critica della realtà.
Subito il filosofo stoico introduce anche il più profano in filosofia nel valore della condivisione.
In realtà, contro ogni visione narcisistica del conoscere per il conoscere, c’è un’ottica diversa, autentica: si conosce per agire, per sviluppare determinate doti nell’altro da noi. L’arte, e in genere la cultura, non hanno così un carattere élitario ma universalistico, non esiste più la netta scissione tra cultura colta e pseudo-cultura.

L’Empirismo Britannico

Pensiero filosofico, nato nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza

Gottfried Wilhelm Leibniz

Filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico e magistrato. Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, è considerato un “genio universale”.

Leibniz è nato a Lipsia nel 1646 ed è stato un filosofo, matematico e scienziato tedesco. Sin da piccolo si dedicò allo studio dei filosofi antichi e moderni; studiò le lingue latina e greca; a venti anni si laureò in legge; trascorse alcuni anni viaggiando per l’Europa.
Si interessò di molti problemi. Per sua iniziativa fu fondata l’Accademia delle scienze di Berlino (1700). Si adoperò per la conciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate. Il suo nome è legato anche al calcolo infinitesimale e alla prima calcolatrice meccanica in grado di compiere tutte le operazioni matematiche.

Hölderlin: la filosofia nasce dalla poesia

Profondamente partecipe dello spirito del suo tempo, Hölderlin sperimenta che l’elemento di “inconciliabilità” della filosofia “alla fine nuovamente confluisce nelle misteriose fonti della poesia”

Tra gli autori poco conosciuti o quasi dimenticati del panorama letterario europeo ritengo ci sia Hölderlin (1770 / 1843), la cui vita è un esempio raro di umiltà e di semplicità. Hölderlin fu una figura nobile e bella “simile ad un Apollo”: così un testimone (Magenau) lo descrisse. Ancora oggi rappresenta il punto d’incontro fra gli orientamenti teorici sviluppatisi nella prima metà dell’Ottocento. La sua educazione fu decisamente pietista: studiò greco, latino, dialettica, musica; lesse Schiller, Klopstock, Euripide, i poemi di Ossian e si appassionò all’antichità classica. Visse un tempo ricco di fermenti culturali, sociali e politici, che sfociarono nella Rivoluzione francese, nell’Illu-minismo, nella cultura romantica e nell’Idealismo.
Nel frattempo, mentre l’Illuminismo e la Rivoluzione francese esaltavano l’individuo libero e sovrano nella ragione e per la ragione e consegnavano ai secoli futuri la trasformazione del suddito in cittadino, la cultura romantica permeava di sé l’Uomo e lo Sturm und Drang con Herder superava la concezione storica dell’Illuminismo preparando lo Storicismo del XIX secolo.

Secolarismo e religione

Il diaframma tra secolarismo e religione è avvenuto lentamente soprattutto dopo il Rinascimento e l’Illuminismo. L’età dei lumi ha sancito il potere della ragione e la capacità di discernere tra potere spirituale e temporale. Mi è rimasto impresso il quadro di David che rappresentava L’incoronazione di Napoleone. Se compariamo l’incoronazione di Carlo Magno con quella di Napoleone, ci rendiamo conto che, nel primo, la corona viene messa sulla sua testa dal papa Leone III; mentre Napoleone se la mette da solo.

Benedetto Spinoza

Celebre filosofo olandese ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo

Nato ad Amsterdam da genitori ebrei il 24 novembre 1632, fu educato nella comunità ebraica di Amsterdam. Studiò il latino, il greco e i testi biblici.
Venne a contatto sia con la filosofia scolastica e la filosofia cartesiana che con il pensiero di filosofi contemporanei come Cartesio e Bacone. Per le sue idee religiose nel 1656 fu scomunicato e bandito dalla sinagoga con l’accusa di eresia. Il Filosofo abbandonò Amsterdam e si ritirò in un sobborgo dell’Aia. Lì trascorse il resto della sua vita in meditazione e a comporre le sue opere; morì nel 1677 all’età di 45 anni.

Blaise Pascal: il filosofo dell’esistenza

Matematico, fisico, inventore, scrittore, teologo e filosofo cattolico. Considerato uno dei giganti della filosofia e della scienza di sempre, ha contribuito in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi

Il filosofo Blaise Pascal nato nel 1623 in Francia fu anche un grande studioso di matematica e fisica. All’età di 16 anni scrisse un trattato di geometria. Compì esperimenti sulla natura del vuoto, la cui esistenza veniva negata dagli aristotelici e produsse importanti trattati di matematica sul calcolo infinitesimale e sul calcolo delle probabilità.

Nel 1642 progettò una “macchina aritmetica”, primo esemplare delle macchine calcolatrici. Nel 1646 aderì al giansenismo, un movimento religioso, filosofico e politico in polemica con i gesuiti fondato da Giansenico (1585-1638), teologo e vescovo cattolico olandese. Dopo la morte del fondatore, tale dottrina fu dichiarata eretica dalla Chiesa cattolico-romana.

Renato Cartesio: il filosofo del "Penso, dunque sono"

È considerato il fondatore della matematica e della filosofia moderna

Renato Cartesio (René Descartes), filosofo e matematico francese, nacque nel 1596 da famiglia di piccola nobiltà; il padre era consigliere al parlamento di Bretagna. Sin da piccolo entrò nel collegio dei Gesuiti ove studiò grammatica, retorica e filosofia fino all’età di 17 anni; nel 1616 conseguì la laurea in diritto. Dopo aver intrapreso la carriera militare e viaggiato per l’Europa si stabilì in Olanda. Nel 1649 accettò l’invito a recarsi in Svezia presso la corte della regina Cristina; qui mal sopportava i rigori del clima e nel 1650 morì di polmonite.

Thomas Hobbes

Il filosofo che nel XVII secolo introduce le prime forme di democrazia con le sue teorie sugli uomini e lo Stato

Il filosofo britannico Tommas Hobbes nacque il 5 aprile 1588 a Malmesbury. Dopo aver completato i suoi studi a Oxford, si impiegò come precettore di un gentiluomo suo coetaneo presso una illustre casata. Si interessò anche di matematica, di politica, di etica e di economia. Visse in un periodo di grandi tumulti a causa delle guerre civili inglesi.

Filosofia e Scienza nel Rinascimento

La rivoluzione scientifica e la nascita della scienza moderna

Unitamente al naturalismo filosofico rinascimentale i cui maggiori rappresentanti furono i tre meridionalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, anche la scienza si basò su leggi matematiche e in campo filosofico si avvertì l’esigenza di una nuova interpretazione del problema della conoscenza e della realtà. Si ebbe praticamente una svolta nel campo della ricerca e della conoscenza denominata “rivoluzione scientifica”.

Francesco Bacone: filosofo, politico e giurista

Il “Novum organum” e il metodo sperimentale

Francesco Bacone, filosofo, politico e giurista, visse alla Corte inglese durante il regno di Elisabetta I e di Giacomo I. Inizialmente si dedicò agli studi di giurisprudenza desideroso di intraprendere la carriera politica. Nel 1584 entrò in Parlamento e in brevissimo tempo ricoprì importanti cariche politiche e onorificenze; la carriera politica procedeva con successo.

Ipazia: la prima martire della libertà di pensiero

Filosofa, matematica, astronoma greca, trucidata da fanatici cristiani, forse su istigazione dello stesso patriarca di Alessandria, Cirillo

Solitamente si associa la filosofia antica ai grandi nomi maschili (Socrate, Platone, Aristotele). Nel corso della storia donne che si sono interessate di filosofia ce ne sono state tante; purtroppo molte sono state dimenticate e poche sono quelle riconosciute e studiate.
Una donna famosa della filosofia antica è stata Ipazia, nata ad Alessandria d’Egitto nel 370 circa d.C. e morta nel marzo del 415.
Oltre che di Filosofia, si interessò anche di Matematica e di Astronomia.

Emanuele Severino: Il filosofo dell’ “eterno” che studiò il destino

Maestro del pensiero, è stato uno dei più grandi pensatori italiani, artefice di un sistema centrato su un Essere unico e immutabile come la verità

Il 17 gennaio dello scorso anno moriva a Brescia, sua città natale, il filosofo e accademico italiano Emanuele Severino, ritenuto uno dei maggiori e più importanti pensatori contemporanei; era nato il 26 febbraio del 1929. Per oltre un decennio è stato ordinario di filosofia teoretica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In seguito alla pubblicazione del suo saggio Ritornare a Parmenide, che suscitò grande dibattito nel mondo accademico, cadde in conflitto con la Chiesa Cattolica e il Santo Uffizio lo allontanò dall’Università perché La dottrina filosofica di Severino non è conciliabile con alcuna verità della Fede cattolica.

Giovanni Papini, immeritatamente dimenticato

Scrittore, saggista e poeta. Grande promotore culturale, è protagonista e animatore della cultura fiorentina del primo ‘900 per lo svecchiamento della cultura

Il 9 gennaio del 1881, esattamente 140 anni fa, nasceva a Firenze il poeta e scrittore Giovanni Papini. Molto contrastato e dibattuto, si occupò anche di filosofia e religione. Fu un intellettuale dai “mille volti”; da ateo e anticlericale si convertì al cattolicesimo. Fu un personaggio inquieto e insoddisfatto; ebbe un’infanzia non molto serena e una adolescenza poco felice.
Con Giuseppe Prezzolini nel 1903 fondò la rivista Leonardo.

Tommaso Campanella

Filosofo, Naturalista, Teologo e Frate Domenicano

“Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia” (Delle radici de’ gran mali del mondo).

Tommaso Campanella, nato a Stilo in Calabria il 5 settembre del 1568, condusse una vita drammatica a causa delle sue dottrine filosofiche e religiose. Adolescente, entrò nell’Ordine dei Domenicani dove completò i suoi studi e formò la sua cultura filosofica leggendo Platone, Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno, Bernardino Telesio ed altri.

Giordano Bruno: vita e pensiero filosofico

Filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel XVI secolo, affronterà la coscienza ed il sentimento religioso della sua epoca, in nome della libera ragione e della filosofia razionalistica

Giordano Bruno nacque a Nola nel 1548 e gli fu dato il nome di Filippo. Di nobile famiglia, frequentò gli ambienti culturalmente più elevati di Napoli. Giovanissimo, a diciassette anni, entrò nel convento domenicano della città. Osservando la regola dell’Ordine rinunciò al nome di battesimo e assunse quello di Giordano. Qui si dedicò allo studio della filosofia e nel 1573 fu ordinato sacerdote.
Sospettato di eresia (espresse il suo scetticismo sulla Trinità) fu denunciato e contro di lui fu istituito un processo. Il Filosofo fuggì a Roma e da qui in altre città. Iniziò per lui un peregrinare anche per vari stati europei a causa del suo carattere indomabile e per le accuse di eresie che gli procuravano attriti con le autorità locali. Andò a Ginevra, a Tolosa, in Inghilterra.

Bernardino Telesio. Il cosentino che ripensò la natura

Il naturalismo di Telesio è alle radici della scienza moderna, materialista e meccanicista

Nel corso del XVI secolo si sviluppò, in campo filosofico, una nuova corrente di pensiero che prese il nome di naturalismo filosofico rinascimentale. I maggiori esponenti di questa corrente furono i tre meridionalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno, ciascuno dei quali, a proprio modo, intese interpretare la natura prescindendo da ogni presupposto metafisico e trascendentale; elemento comune comunque fu l’interesse per la natura e la critica al pensiero aristotelico.

Telesio fu filosofo e naturalista italiano, iniziatore della nuova filosofia della natura rinascimentale

Martin Lutero

La storia lo ricorda come l'uomo dello scisma, che con le proprie idee rivoluzionarie segnò il destino del Cristianesimo, dando vita a una seconda via verso la salvezza dell'anima

Martin Lutero è noto principalmente come fondatore del protestantesimo, fu anche teologo.
Ideò una nuova teologia secondo la quale per la salvezza dell’ani-ma, che riteneva “un libero dono di Dio”, non è indispensabile l’intervento della Chiesa. Nacque in Sassonia a Eislen nel 1483 da una famiglia contadina e crebbe in un ambiente cattolico ma anche superstizioso.



Giovanissimo, a 22 anni, entrò nel convento agostiniano dove studiò ed approfondì le Lettere di San Paolo e gli scritti religiosi di Sant’Agostino. Nel 1507 fu ordinato sacerdote contro il volere del padre in quanto non convinto della vocazione del figlio. Si dedicò agli studi teologici e alle pratiche monastiche.

PICO della Mirandola, Giovanni, conte di Concordia

Grandissimo pensatore, umanista e filosofo italiano, viene condannato come eretico, ma anche definito il più grande pensatore della cristianità dopo sant’Agostino

Pico della Mirandola è ritenuto il più grande esponente dell’Umanesimo filosofico italiano. Nacque a Mirandola nel 1463. Fu dotato di una memoria tanto eccezionale da diventare proverbiale. Si narra che conoscesse la Divina Commedia a memoria e di saperla recitare iniziando dall’ultimo verso.
Studiò a Bologna, Padova, Firenze e Ferrara. Viaggiò moltissimo e ciò contribuì certamente alla sua formazione culturale, come nota il filosofo Garin. Mostrò grande interesse per la matematica, per la magia, per l’astronomia e per le lingue. Parlava perfettamente il latino, il greco, l’ebraico, l’aramaico e l’arabo.


Fu amico di Girolamo Savonarola, di Marsilio Ficino, di Lorenzo il Magnifico e di tante altre personalità del tempo. Grande pensatore, scrisse importanti opere sulla dignità dell’uomo e sul libero arbitrio.

Pico si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale

La Fisosofia Scolastica: Sant'Anselmo, Abelardo, San Bonaventura

Illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione

Il fine della filosofia scolastica era quello di illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione. Tra i suoi numerosi filosofi e teologi, oltre al già ricordato San Tommaso d’Aquino, sono da menzionare per le loro opere e il loro pensiero filosofico e teologico Sant’Anselmo, Pietro Abelardo, San Bonaventura.






La Filosofia Umanistica Rinascimentale

Con l’Umanesimo l’uomo prende il posto di Dio, in quanto capace di costruire da sé il proprio destino, di dominare la natura e di rendersi protagonista della storia senza dover ricorrere all’intercessione divina

Il celebre disegno di Leonardo da Vinci “L’uomo vitruviano” che rappresenta la perfezione dell’uomo inscritto in un cerchio e in un quadrato, è sovente utilizzato come icona dell’umanesimo.








Il Medioevo e la Filosofia cristiana: la Scolastica

Movimento filosofico nato nelle scholae sorte presso cattedrali e monasteri a partire dal sec. XI, entro cui veniva custodita e tramandata la cultura, e in cui gli insegnanti, detti scholastici, elaboravano e insegnavano le loro dottrine.

La Filosofia cristiana si distingue in due grandi periodi: la Patristica e la Scolastica. Di solito col termine “Scolastica” si fa riferimento alla filosofia cristiana medioevale. È detta filosofia scolastica perché inizialmente le lezioni erano tenute nelle “scholae” del chiostro, vescovati e abbazie. Cronologicamente comprende il periodo che va dall’VIII secolo al Rinascimento.
La Filosofia cristiana si distingue in due grandi periodi: la Patristica e la Scolastica.


Sant’Agostino, vita, opere e pensiero del vescovo romano

Filosofo e teologo è considerato il fondatore del pensiero occidentale per aver analizzato il concetto di trinità fondando le basi della sua dottrina sull’illuminazione divina

Sant’Agostino nacque in una città dell’Africa romana, Tagaste, nel 354 da padre pagano e madre cristiana, Monica, che esercitò su di lui una profonda influenza. Da giovane condusse una vita dissipata in amicizie e amori torbidi.
Inizialmente aderì al manicheismo, religione fondata dal persiano Mani (216-277).




Questa religione affermava la coesistenza nel mondo di due principi antitetici che si combattono perpetuamente: il Bene e il Male, la Luce e le Tenebre. A Tagaste Agostino aprì una scuola di grammatica.

La filosofia cristiana e la “verità rivelata”

La Patristica con Sant’Agostino e la Scolastica con San Tommaso d’Aquino

Con l’avvento del Cristianesimo accanto alla filosofia greca, ebbe origine una nuova corrente filosofica, detta filosofia cristiana. Tutta la filosofia greca era fondata sulla ricerca della verità; in essa non vi era il concetto di creazione. Il cristianesimo introdusse elementi del tutto nuovi rispetto alla riflessione filosofica greca sostenendo, tra l’altro. che esistono verità alle quali si accede attraverso la fede, la quale supera per importanza i limiti dell’intelletto per quanto riguarda la salvezza dell’uomo.




San Tommaso d’Aquino (1255-1274)

Il Neoplatonismo ed il pensiero di Plotino

Erede di Platone, è considerato uno dei più importanti filosofi dell’antichità

L’ultima grande manifestazione della filosofia greca è il sistema neoplatonico di Plotino (204-270 d.C.), filosofo greco considerato uno dei più importanti dell’antichità, nato a Licopoli in Egitto e morto a Minturno. Per Plotino le molte cose che noi vediamo e pensiamo esistono a causa della loro unità. Se i corpi delle piante e degli animali vengono divisi in più parti, cessano di esistere. È, dunque, l’unità che produce l’esistenza reale e questa unità delle cose deriva dall’unità di Dio.

La Filosofia dopo Aristotele: da Epicuro a Pirrone

Le nuove scuole di pensiero: scetticismo, lo stoicismo e l’epicureismo

Dopo Aristotele la filosofia greca non si occupa più dei problemi metafisici, ma soltanto di problemi pratici, cioè di quelli che riguardano il vivere quotidiano.
Perduta l’indipendenza politica sembra che il popolo greco si occupi di ricercare solo il mezzo per poter vivere quanto più felicemente possibile. Tutti i movimenti filosofici del terzo secolo a.C. hanno questo carattere di praticità e quindi danno la massima importanza al problema morale e ad una concezione della vita che possa soddisfare un ideale di serenità e tranquillità dell’anima. Sorsero quindi delle scuole di pensiero che rivolsero il loro interesse non più alle questioni metafisiche e gnoseologiche, ma a quelle morali. Fra le più importanti ricordiamo lo scetticismo, lo stoicismo e l’epicureismo.

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