Le parole a comprendere di Domenico Defelice

L’ultimo lavoro di Domenico Defelice Le parole a comprendere è una raccolta di 99 poesie divisa in quattro parti. La silloge delinea un percorso di vita che si intraprende dalla prima pagina e che arricchisce e coinvolge il lettore grazie ad uno stile a volte disincantato, pungente e dissacrante, a volte sensibile, delicato ed amareggiato. Sono versi che in un primo momento fanno sorridere, poi costringono il lettore a riflettere su argomenti scottanti che risvegliano le coscienze, come la disonestà presente nella politica, la volubilità e la superficialità di chi si mostra in tv, ma anche i ricordi della sua infanzia, della sua vita ed il presagio della morte.

Infatti, nella prefazione, Sandro Gros-Pietro afferma: Il libro è un inno di esaltazione della vita, ed è anche testimonianza delle tre età dell’uomo, così care ai pittori, basti pensare a Tiziano. La fanciullezza, la maturità, la senilità si alternano nelle pagine di poesia, vuoi per raccontare la vita del Poeta, vuoi i suoi amori di gioventù, il suo unico amore con la compagna della sua vita e madre dei figli, ma anche gli stessi figli e i nipoti divengono testimoni viventi del flusso eracliteo del tempo.

Le parole semplici e chiare dell’autore commuovono quando descrive ad esempio l’incontro con una lumaca: Lungo il sentiero di trifoglio e gramigna/ ho raddrizzato una lumaca rovesciata./ Grazie sembrava dirmi/ con i suoi tentacoli impazziti. Oppure L’amore non si nutre di parole,/ ma d’attenzioni e silenzi./ Quando l’animo canta/ le parole le dicono gli occhi.

Nelle poesie vi è un continuo rimando alla natura rigogliosa, rigenerante della sua terra, ossia la Calabria, con la quale Defelice è in profonda connessione. Scrive Emerico Giachery nella postfazione: la verde terra/ dono dell’amore di mio padre, con un’evocazione viva del padre, così suggestivamente collocato alla terra d’origine, e ricordato anche nel momento del suo coraggioso trapasso. Defelice è un poeta, scrittore e giornalista, vincitore di numerosi premi letterari, collabora con numerose riviste e quotidiani; ha organizzato il Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia dal 1976 al 2017; oggi dirige la rivista letteraria Pomezia-Notizie.



I versi del poeta evocano momenti lontani che lui stesso non hai mai dimenticato e che sempre lo hanno accompagnato durante la sua esistenza, quando, ad esempio, terminato il lavoro, la famiglia si radunava sotto al grande albero di fichi, a mangiare nelle ciotole grigie oppure seduto sui sassi a scrivere le prime poesie sulle foglie del noce, immaginando mari sconfinati. Ed ecco che la sua vita si intreccia con quella della nostra società e dunque “Le parole a comprendere” diventano un invito affinché mediante i versi e le parole si riesca a capire il senso della vita, dei fatti che accadono, che però non sempre si capiscono per l’uso sbagliato che se ne fa e quasi a voler suggellare degli istanti che mai dovranno essere dimenticati e che per sempre faranno parte di lui, come uno scudo che fortifica e permette di affrontare anche l’ultimo scoglio, ossia la morte.

Posted

24 Feb 2020

Critica letteraria


Manuela Mazzola



Foto dal web





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