La cecità sacra dell’amore
Polifema, romanzo d’esordio narrativo di Gabriella Cinti, è una discesa ardente nell’antro del desiderio femminile, che si configura come processo iniziatico, metamorfosi identitaria e atto linguistico sacrificale. Scritto da chi ha esercitato a lungo la parola come saggista e aforista, il libro assume la forma di una catabasi orfica al femminile, dove la protagonista, Marzia Volo, si specchia in uno dei più inattesi archetipi della mitologia greca: Polifemo, divenuto qui Polifema, figura emblematica di una donna accecata dalla potenza di un eros idealizzato e insieme disgregante.