Taniuska - Tania di Malta

Pale eoliche, un bosco impazzito

Il realismo terminale racconta con ironia la sempre maggiore marginalità dell’uomo e della natura

In uno scambio di idee con il geografo ricercatore Angelo Turco, ho avuto modo di apprendere alcuni concetti in materia di paesaggio, ambiente e territorio. Turco mi ha fatto notare l’esistenza di contrasti tra i diversi aspetti della territorialità che lui e gli altri esperti del settore chiamano “conflitti interfigurativi”. Essi stanno all’origine, spesso, di un braccio di ferro tra opposte esigenze in cui raramente convergono soluzioni ottimali, dove tutti vincono e nessuno ci rimette.

Il realismo terminale al bivio

Un modo radicalmente diverso e rivoluzionario di interpretare la poesia

Il XX secolo ha sconvolto gli equilibri naturali e sociali millenari, producendo notevoli mutamenti nelle coscienze e nei comportamenti umani. Nasce un modo radicalmente diverso di interpretare il mondo e di rappresentarlo, anche artisticamente, a partire dalla poesia, che non si è sottratta a questa rivoluzione.




Se all’inizio del secolo scorso l’esigenza di cambiamento e interpretazione del tempo, venne rappresentato a livello letterario, principalmente dal Futurismo, oggi, a mio parere, il Realismo Terminale ha l’autorevolezza e i giusti strumenti di comprensione di questa epoca ingarbugliata. Per forza maggiore sarà all’interno del grande spazio espressivo del Realismo Terminale che si giocherà una partita decisiva.

Il Realismo terminale raccontato da G. Langella

Il realismo terminale è un movimento, di poeti e non solo

Le morti sul lavoro hanno raggiunto cifre da guerra. Il valore umano, attaccato su più fronti è ormai percepito come un buon prodotto per le grandi macine: dalle fabbriche alle guerre. Energia pulita, facilmente smaltibile e sostituibile: Prodotto uomo, carburante del mondo.


Tania Di Malta


Ho voluto cominciare così, con una mia citazione questo contributo che unitamente agli articoli passati e a quelli che verranno, alimenterò questa mia pagina, un piccolo serbatoio in cui attingere e spaziare sui vari volti del Realismo terminale. Ritengo importante fare capire che il Realismo terminale e segnatamente, la similitudine rovesciata, ovvero la sua principale sigla stilistica, racchiuda all’interno del suo paradigma, una possibilità tutta da sperimentare di narrazione della realtà lontana, ma soprattutto vicina, perchè oggi il lontano e il vicino sono la stessa cosa. Eppure colpisce come tutti nell’era globale, siano generalmente disposti ad aderire a proteste per tutto quello che avviene molto distante da noi, senza sognarsi minimamente di attivarsi , per esempio, se viene dato fuoco a un barbone su una panchina del parco vicino casa.

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