Maria Teresa ci dice: Ho viaggiato nella memoria, che ad ogni passo rievocava suoni, profumi e immagini, riportandomi a sensazioni amene, e dimenticate; a ricordi malinconici su chi oggi non c'è più, e ho riscoperto con la maturità sopraggiunta, l'amore per questa mia terra che non riesco a odiare come vorrei, per tutte le volte che mi ha delusa, per tutte le amarezze che mi ha consegnato. L'appartenenza reclama il suo ruolo a gran voce e noi non possiamo che accogliere il suo richiamo. Ho affidato questo compito a Peppino, protagonista principale del romanzo, che a soli 18 anni scappa dal lavoro delle odiate campagne a cui era destinato, alla ricerca del sogno nella grande città, per poi riscoprire, solo dopo 40 anni, con la morte del padre, quanto fosse importante tutto ciò che si era lasciato alle spalle. Peppino scoprirà troppo tardi che la mancanza di cui avvertiva la sofferenza non era altro che l'amore che aveva rinnegato."

Un messaggio recepito e non sconosciuto ai presenti del Crocese, ascoltatori attenti verso una tematica in cui si sono sentiti coinvolti fin da subito. La serata, grazie anche alle argute argomentazioni e all'ottima conduzione del relatore, prof Angelo Capozzi, è stata motivo di dibattiti e approfondimenti con uno scambio di ruoli tra relatori e ascoltatori. L'autrice ha ringraziato non solo per la garbata ospitalità ma per l' interesse di un pubblico motivato, interlocutore attivo e stimolante, a cui ha lasciato le porte aperte per un futuro incontro.

    Infante al Crocese di Foggia

    Maria Teresa Infante il 10 febbraio, ospite all'Università del Crocese di Foggia, questa volta in veste di scrittrice.

    L'istituzione, al suo 18.mo anno di vita è una diretta emanazione del comune di Foggia e rappresenta una delle prime scuole di tradizioni italiane. Sita in Viale Candelaro 102, ha come obiettivo la conservazione, la promozione, la diffusione di Culture e tradizioni del territorio, anche con collaborazioni di associazioni del circondario.

    Sulla scia della risonanza e dei riscontri positivi che il suo romanzo, appena andato in stampa, ha ottenuto quale vincitore del Premio Lupo 2016 - presidente Pasquale Frisi - la Infante è stata invitata in sede per illustrarne contenuto e tematica ai presenti.

    "Il richiamo-L'appartenenza" - una narrazione di circa 120 pagine edita da L'Oceano nell'Anima - è un chiaro riferimento alla riscoperta delle radici; un intreccio di vissuto e fantasia, un ripercorrere a ritroso le orme della terra natia.