Il Richiamo - Maria Teresa Infante

    Si è svolta presso l'Alexander Museum Palace Hotel, del conte Alessandro Marcucci Pinoli in Valfesina, la presentazione del libro Il Richiamo, Oceano Edizioni, di Maria Teresa Infante.

    La serata è stata introdotta dal conte, estimatore d'arte ed egli stesso artista o "artigiano delle sensazioni" - come preferisce definirsi - che ha illustrato in maniera dettagliata il contenuto del romanzo, soffermandosi su passaggi di particolare rilievo ed impatto emotivo, coadiuvato dalla lettura e dall'interpretazione di Vincenza D'Augelli. Da sottolineare l'interesse degli interventi dei relatori Patricia Vena e Maxs Felinfer, coppia di artisti poliedrici italo-argentini, in Italia dal 1988 che si sono soffermati rispettivamente, sul messaggio intrinseco dell'opera e sullo stile letterario dell'autrice, analizzando le figure dei protagonisti in rapporto all'epoca e ai condizionamenti sociali del tempo. Il richiamo infatti, è una narrazione che ci riporta a un passato non lontano, con storie di terra (vista come sostentamento e appartenenza), d'amore e antico orgoglio in cui la vicenda di un emigrante (più per sete di conoscenza che di necessità) fa da sfondo a quelle di un'intera famiglia, i cui personaggi sono sapientemente tratteggiati dall'autrice, con le donne in primo piano, ognuna con il suo bagaglio interiore. Se le condizioni meteorologiche sono state contrarie, frenando in parte la partecipazione all'evento, il romanzo è stato accolto con entusiasmo e favori di critica, paragonandolo, ancora una volta al filone dei Malavoglia di Verga, per contenuti e contesto legato al testardo attaccamento ai luoghi e alle persone, così come già accaduto in altre occasioni, non ultima la recente recensione al testo della docente-scrittrice romana Gabriella Nardacci in cui afferma:



    "Un libro che, in alcuni tratti, mi ha ricordato il sentire di Ntoni nei Malavoglia del Verga da me tanto amato. Perché per me, questo libro sa di neorealismo, sa di un paese che è lontano dal mio ma condivide con esso odori e sapori e quel dolce sentire dei campanili che si ergono a guardia delle case e dei campi intorno, come i fari lo sono del mare."