Coinvolgente ed estremamente interessante l'intervento della dott.ssa Mariagrazia Raffaeli, esperta della Didattica della Filosofia, che ha relazionato sulle conoscenze generali delle principali metodologie didattiche impiegate in ambito filosofico. Attraverso esempi mirati, ha illustrano metodi e tecniche volte a una progettazione educativa e formativa attenta alle interconnessioni tra le scienze umane e la filosofia, intesa non solo come aspetto culturale, ma soprattutto per sperimentare il pensiero critico che si interseca nell'animo di ciascuno di noi.

Insieme alla dott.ssa Marisa Valente, ha spiegato la Raffaeli, le due autrici "filosofe ed educatrici" hanno realizzato un progetto educativo rivolto ai bambini delle scuole primarie basato su di un "viaggio filosofico" che mira ad arricchire culturalmente il bambino e a migliorare tutte le sue abilità, favorendone lo sviluppo socio-affettivo. Un viaggio che coinvolge interamente il gruppo costituito da alunni ed insegnanti, impegnate non alla trasmissione di nozioni, ma piuttosto allo sviluppo di quanto vi è di originale in ogni bambino, per favorire la libertà di pensiero e di immaginazione dei "piccoli filosofi". Un lavoro didattico portato avanti con la passione di chi si immerge totalmente nello spirito della propria professione.

Francesco Bellino, prof. Ordinario dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, già Direttore del Dipartimento, ha affascinato il pubblico presente in sala, attento ad ogni suo pensiero espresso con professionalità e grande sensibilità.

Siamo esseri umani, predisposti quindi ai rapporti relazionali; l'egocentrismo va abbattuto, spiega il docente. La nostra vita senza gli altri sarebbe nulla: la parola e la comunicazione sono il completamento del nostro "ego", che certificano la fecondità dell'orientamento al dialogo in grado di demolire i consueti e abituali confini dottrinali, recuperando quello spirito rivitalizzante che ha sempre animato la ricerca umana in tutte le direzioni, affinché il pensiero stesso riconquisti quel ruolo e quella funzione formativa decisiva grazie alla quale ciascuno di noi può sviluppare ed elaborare riflettendo sensatamente sull'esistenza e sul significato stesso della vita.

A concludere la panoramica degli interventi, la prof.ssa Carmela Varchetta, docente di Filosofia, che ha relazionato prendendo spunto dalla citazione della filosofa, storica e scrittrice tedesca Hannah Arendt: "La menzogna ci è familiare fin dagli albori della storia scritta. L'abitudine a dire la verità non è mai stata tra le virtù politiche e le bugie sono sempre state considerate giustificabili negli affari politici. La menzogna va combattuta per la sua immoralità".

Nel corso della serata, si segnala anche la presenza della prof.ssa Giovanna Fralonardo, presidente Nazionale Federuni, che per impegni di lavoro improrogabili non ha potuto presiedere la manifestazione fino al termine.

L'iniziativa ha stimolato un'importante relazione tra relatori, docenti e corsisti dell'Università della Terza Età "G. Modugno", ciascuno dei quali ha commentato citazioni di noti filosofi (Aristotele, Cartesio, Pascal, Voltaire, Spinoza, Arendt, Abbagnano) creando spunti di riflessione per incrementare lo sviluppo del pensiero critico, sperimentando così un percorso di conoscenza esperienziale capace di contribuire alla crescita personale, attraverso una metodologia attiva che mette al centro la persona e il suo sentire. Tra i corsisti: Elena De Blasi , Franco Leo, Carmen Delego, Cosima Bellanova, Lucia Lepore, Lucia Pappalettera e Giovanna Lavermicocca.

- La Filosofia educa alla libertà - ha dichiarato al termine il prof. Panella - ad avere speranza e a sviluppare coscienziosamente un senso di responsabilità, a creare reti tra le scuole, le istituzioni, il pensiero, affinché sia vicino ai ragazzi, alle giovani generazioni, per stimolarle a sviluppare un pensiero critico, affinché il futuro sia pensante, libero, ma soprattutto, responsabile.

In chiusura i saluti della dott.ssa Lucia Berardino, più che soddisfatta della buona riuscita della manifestazione, con la consueta foto di gruppo e l'arrivederci alla prossima edizione.



Massimo Massa

    Festival della Filosofia

    Approda anche a Bari il "Festival della Filosofia" che si è tenuto il 22 maggio presso l'Università della Terza Età "G. Modugno".

    Ideato e organizzato dal prof. Pasquale Panella, Docente di Filosofia presso U.T.E. "G. Modugno", già Rettore Preside nei Convitti Nazionali e dalla dott.ssa Lucia Berardino, Presidente U.T.E., il Festival, con il patrocinio della Società Italiana di Neuroetica - Filosofia delle Neuroscienze e dell'Associazione Europea di Pratica e Consulenza Filosofica, vuol essere un'esperienza didattica formativa che invita i partecipanti a realizzare un percorso filosofico di rinnovamento attraverso l'ascolto, il dialogo, la discussione.

    Nato dall'esigenza di comunicare l'amore per le origini della filosofia e del sapere, si colloca tra gli eventi nazionali di approfondimento culturale, rappresentando uno strumento di valorizzazione della filosofia che si innesta in una più ampia strategia di riqualificazione culturale.

    Si tratta di un'offerta formativa notevole - afferma il prof. Panella - un'esperienza unica, perché rivolto ad un pubblico eterogeneo, con il quali relatori e docenti, hanno instaurato un rapporto creativo di coinvolgimento, per rapportarsi e conoscere, ascoltare, confrontarsi con se stessi e con gli altri.

    La serata si apre con il saluto e il benvenuto ai presenti da parte della dott.ssa Berardino e del prof. Panella che ha illustrato il programma della manifestazione e presentato relatori e comitato tecnico-scientifico costituito dalla dott.ssa Patty Calzolaio, presidente dell'Associazione Europea di Pratica Filosofica AE.PHI, in veste di moderatrice, il dott. Massimo Massa e la sig.ra Rosalba Caruso che hanno curato alcuni aspetti organizzativi della manifestazione.

    Tra i relatori, interessanti spunti di riflessione ha offerto l'intervento del prof. Mario De Pasquale, Presidente della Società Filosofica Italiana - Sez. Bari, che ha aperto la convention.

    Riprendendo la citazione di Aristotele: "La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli", il professore ha precisato che l'uomo riesce a realizzare la felicità, le proprie capacità, ciò che vorrebbe o che immagina di essere solo attraverso la realizzazione di una vita degna di essere vissuta, e cioè solo quando è in grado di usare i propri sensi, l'immaginazione, la ragione, quando riesce a discernere tra bene e male grazie alla conoscenza e all'istruzione. Una vita è degna di essere vissuta quando l'uomo è in grado, per quanto possibile, di controllarla e governarla.

    A seguire, il prof. Donato Mitola, Neurofilosofo SINe, già Primario di Rianimazione presso ASL Bari, che ha relazionato sull'aspetto neurofilosofico, una scienza che cerca di stabilire il rapporto tra le neuroscienze (insieme degli studi scientificamente condotti sul sistema nervoso) e la filosofia, per rispondere a interrogativi che riguardano i processi decisionali, la coscienza del mondo circostante, la consapevolezza di sé, le origini del comportamento morale. Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, prefigurano, per le scienze cognitive e le neuroscienze, la possibilità di spiegare a livello di attività cerebrale anche la coscienza e la qualità delle esperienze soggettive. Insomma, "Per capire la mente bisogna capire il cervello" come sostiene la filosofa canadese Patricia Churchland.