Nei meandri della mia lucida follia !

(Simonetti Emilia)


C'è un momento in cui finisce
il cammino...binario morto,
ti fermi e stai !
Ridi, poi accenni il pianto...
fare cosa? Rimanere assente
nel rimpianto !
Le mani ti tremano e ti parte
un canto, anzi un lamento
sottile, lieve...mentre dentro
hai freddo, la pelle freme,come
se il tuo cuore fosse soffocato
da una coltre inesorabile di neve
Allora pensi alla tua lucida follia...alla
voglia desiderata,gridata e decisa di
appartenere a te e diventare solo tua.
Dare il corpo
e conservare l'anima
per mancato amore...
come l'ultima delle donne
e la prima delle volpi,
che non avendo trafugato la vite...
dice che non la raggiunge la fame
e quasi mai la sete.
Ringrazi la tua lucida follia
per non esserti mai legata,
l'amore di un giorno...senza rabbia,
legato ad un invisibile granello di sabbia.
Forte della tua finta durezza
e della tua inventata libertà, fuggi
gli sguardi...per evitare la doccia gelata
dell'assoluta verità, perchè la follia
ti ha protetta..
è stata il tuo scudo inerme..
Solo grazie a lei,riesci a dire ancora....
e maledettamente sempre !