Al limite della notte |
Vorrei imitare il ritmo del salice quando danza alla luna d’estate, le braccia come fronde sinuose a inseguire la brezza, campanelle d’argento alle dita. Vorrei la sua forza tra le luci e le ombre, radici ancorate a proteggere l’anima, attraverso le nebbie. Al limite della notte, il salice tace: quando il grigio imprigiona la luna anche il bardo cessa la danza. La penna giace, chiusa alla dea. |