Sibilla |
Dimmi Sibilla, cosa ne sarà di me? Delle mie speranze e delle mie fobie? Del mio esser ribelle entro il recinto delle regole? Del mio voler vivere mentre il futuro si cela a me? Dimmi Sibilla cosa ne è stata della ragazzina ingenua che in me albergava? E dei crinali erbosi dove la rugiada è fonte di nuova vita? Dimmi Sibilla, perché la linea bianca della vita si contorce su se stessa? Pare quasi che chiuder voglia il mio cammino. Oh Sibilla, che stupida rivolgermi a te, pare che voglia io viver nell’incertezza del dire e del fare mai compiuto. E scuoter devo la mente mia, e chiuder il cuore con catene ferree, socchiuder gli occhi a folata di vento e stringer i pugni a offesa devo, e fasciar i piedi che orme sanguinanti a nemico non lascino e decisa, muover passo sempre innanzi e responso più non domandare. Sol così ragione avrò di strada mia. |