Sibilla

(Lanza Bruna)


Dimmi Sibilla,
cosa ne sarà di me?
Delle mie speranze e delle mie fobie?
Del mio esser ribelle
entro il recinto delle regole?
Del mio voler vivere
mentre il futuro si cela a me?
Dimmi Sibilla cosa ne è stata
della ragazzina ingenua
che in me albergava?
E dei crinali erbosi
dove la rugiada
è fonte di nuova vita?
Dimmi Sibilla,
perché la linea bianca della vita
si contorce su se stessa?
Pare quasi che chiuder voglia
il mio cammino.
Oh Sibilla,
che stupida rivolgermi a te,
pare che voglia io
viver nell’incertezza
del dire e del fare mai compiuto.
E scuoter devo la mente mia,
e chiuder il cuore con catene ferree,
socchiuder gli occhi a folata di vento
e stringer i pugni a offesa devo,
e fasciar i piedi
che orme sanguinanti
a nemico non lascino
e decisa,
muover passo sempre innanzi
e responso più non domandare.
Sol così ragione avrò di strada mia.