Città di notte

(Strazzulla Salvatore)


Flebili suoni
cui rende vigore la notte
e silenzi pesanti:
città vuota, deserta, bianca,
frammento di vita che dorme
nel tenue riflesso lunare.

L’ultima nota
di un canto notturno
rivolto alla luna
s’è sciolta nel buio
ed echeggia nell’aria
l’incerto latrare
d’un cane randagio
o il respiro pesante di un uomo
che nel vino annegò
i suoi pensieri.

E’ colmo il silenzio degli echi
di mille parole
accennate, pensate,
vogliose di evadere,
librarsi nell’aria e volare
su vasti orizzonti,
empire di suoni la notte
gelosa di tanto silenzio.
Ed i passi vorrebbero correre
e farsi giganti,
sprofondare nel nulla
questa città dormente.