a cura di Massimo Massa

Cenni sul contenuto

Il romanzo narra di un giovane commissario di polizia, Daniele Ceriello, un lupo solitario con una vita totalmente assorbita dal lavoro, insofferente del proprio passato e con il dovere morale di rimanere fedele agli insegnamenti di suo padre. Un giorno si accorge di dover finalmente fare i conti con gli scheletri nell'armadio che aveva tralasciato da tempo, ritrovando, così, il coraggio di rimettersi in gioco a causa di eventi inattesi.




Insieme a lui Andrea Lodetti, architetto realizzato e suo amico d'infanzia, senza più ispirazione, che sogna una vita diversa, meno mondana e più autentica, scrittore visionario e marito prigioniero di una vita che gli sta stretta, come sua moglie Deborah, una scrittrice apparentemente fragile, incapace di resistere alle sfide della quotidianità. Una donna che non si arrende nella sua personale ricerca della felicità, una giornalista di moda votata esclusivamente alla sua carriera, grintosa, sicura di sé e così ambiziosa da rimanere cieca dinanzi all'entusiasmo di vita del marito.

Una coppia che si è sposata per pura reciproca convenienza, dove tutto è stato pianificato alla perfezione, persino la menzogna e i falsi sentimenti, eppure impareranno anche loro che "la vita è un sentiero imprevisto, qualcosa di incontrollabile ma certamente non casuale". E poi ancora una psicologa implicata in un gioco che le sfugge di mano ogni giorno che passa e un medico, per certi aspetti goffo, ma altruista e romantico, che vede andar via la donna che ama. Sono questi, assieme ad altre figure minori, i personaggi che animano il romanzo dove la sorte, il coraggio e il rimorso per gli errori del passato, si intrecciano fino a creare una serie di eventi imprevedibili per la loro unicità, in un viaggio nell'animo umano tra mille contraddizioni apparenti ma anche con la determinazione di chi, traendo insegna-mento dagli errori commessi, decide di abbandonare la poltrona da spettatore per divenire finalmente attore della propria vita, vincendo al fine timori e ipocrisie.

Nota dell'autore

Nota dell'editore

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