Si sono alternate alla lettura delle liriche;

Sabrina Regina con 20 minuti di eclissi; Silvio Fratta con Mediterraneo; A, Maria Dragonetti con A voi che illuminate i miei scaffali; Angelica Manna con Il cercatore di pace; Simona Regina con Oltre la città, oltre i nomi propri e la campagna; Ettore La Riccia con Torta al cioccolato.

L'incontro si è concluso con un ulteriore scambio opinionistico dei relatori in cui l'amico giornalista Antonio Moscatello ha parlato del percorso di crescita dell'autore, avendone seguito da sempre i passi, con attenzione e sincero affetto e in chiusura la lettura finale ad opera dello stesso autore delle poesie Erogazione gratuita, Desideri abusivi, 2125, La bellezza è un anestetico.

Novanta minuti trascorsi in un baleno inframmezzati anche dalle performance musicali di Iammarone, che sulle note della chitarra elettrica ha interpretato brani di sua proprietà artistica; Matteo infatti è anche cantautore, con la passione della musica nata fin dall'età di 8 anni.

Un mix di melodie, pensieri, parole, poesia e tanta simpatia per un libro che fin da subito ha fatto curiosità per gli spunti riflessivi propri di una generazione alla ricerca di una identità.

    Non si esce sani dagli anni dieci

    Lunedì 18 luglio L'Oceano nell'Anima ha presentato la silloge del giovane scrittore di Torremaggiore (Fg) Matteo Iammarone, "Non si esce sani dagli anni dieci" collana Iris edita dalla stessa Associazione culturale.

    L'evento, che ha avuto luogo alle ore 20,00 ai Sotterranei del Centro Le Arti, di Tonia D'Angelo e Silvestro Regina, è stato moderato da Maria Teresa Infante. Non inganni la giovanissima età dell'autore, che lo vede alla sua seconda esperienza editoriale, dopo aver già pubblicato nel 2012 "L'amore ai tempi del metrò", una lunga canzone di 88 pagine, che poi ha presentato in giro per l'Italia insieme al suo pigmalione, il giornalista Antonio Moscatello, peraltro relatore della serata in quanto da sempre conoscitore dei movimenti culturali di Matteo.

    Gradevole e interessante per i presenti il dibattito scaturito spontaneamente riguardante le tematiche del libro, affrontate con spigliata simpatia e ironia dall'autore che si è raccontato e motivato riguardo al contenuto, peraltro a metà strada tra la prosa e la poesia; un diario di viaggio, come è stato definito nelle prefazioni sia dal Moscatello che dalla Infante, lenito con l'incanto versificatorio e l'impatto con uno slang giovanile che immette direttamente nelle atmosfere dei testi; alla scoperta quindi del "ferrovimane" come Matteo si definisce parlando della sua passione per i viaggi o dell'indie, cioè del ragazzo svincolato dalle etichette socialmente imposte, alla ricerca del quid liberatorio dell'anarchia mentale.

    Il reading poetico, curato dall'attrice, regista Tonia D'Angelo è stato invece affidato agli interpreti di Ciak Sipario l'associazione teatrale di cui, la stessa, ne è presidente.