Particolare interesse ha riscontrato nel pubblico l'intervento della dott.ssa Margherita Carlini, marchigiana di Recanati. Professione Criminologa. Per la precisione, è psicologa clinica specializzata in criminologia, responsabile dello Sportello Anti Stalking di Ancona. Giovane professionista ma già con un curriculum importante. La vediamo spesso ospite in programmi tv che si occupano di stretta attualità. Tra i casi da lei seguiti, quello dell'uccisione di Melania Rea, una vicenda che ha portato le Marche sulle pagine di cronaca nera.

"La violenza di genere fonda le proprio radici nella cultura del nostro Paese, che ha voluto ed esercita tuttora un dislivello tra uomo e donna, disparità che ostacola l'emancipazione femminile e la possibilità di ottenere parità dei diritti con gli uomini" - afferma la Carlini ai microfoni durante il suo intervento.

"Questa cultura è ricca di stereotipi di genere, di ruoli che per secoli hanno visto la donna come 'angelo del focolare' e l'uomo come detentore di forza e di potere. Questi rigidi stereotipi si ritrovano nelle dinamiche omicide tipiche del femminicidio.

Gli uomini che uccidono le loro partner hanno fatto della violenza una scelta comportamentale, sono uomini che hanno bisogno di 'possedere' una donna come se fosse un oggetto, incapaci di riconoscere nell'altra una persona. In quest'ottica, io dispongo della vita e della morte di un "oggetto" che mi appartiene, tanto più se questo ad un certo punto decide di sfuggire al mio controllo, di sottrarsi alla mie angherie. Non c'è follia alla base, è davvero solo una questione di cultura."

La violenza di genere è sempre esistita, semplicemente negli ultimi anni si sta facendo più sensibilizzazione, il che facilita l'emersione del fenomeno e nuove leggi a favore, anche se questo però ancora non corrisponde con una reale messa in sicurezza delle donne. Ancora oggi una donna che si espone, magari denunciando, è potenzialmente ancora più a rischio. Questo dimostra che la legge non basta, è necessario strutturare un piano di sicurezza specifico per ogni singolo caso, che veda il coinvolgimento di professionalità differenti ed altamente formate. Bisogna lavorare sulla cultura, sradicare gli stereotipi a partire da noi stessi, dall'educazione dei più piccoli, fino ad arrivare alla diffusione dell'educazione affettiva tra i ragazzi.

    Ciò che Caino non sa - Amore e Psiche

    Sabato 26 novembre 2016, alle ore 16,30 presso l'Auditorum Musei Civici di Villa Colloredo Mels, via Gregorio XII - Recanati (Mc), si e' tenuta la quarta tappa dell'evento socio-culturale "Cio' che Caino non sa".

    L'evento è stato organizzato dall'Associazione culturale L'Oceano nell'Anima, volta a sensibilizzare le coscienze per combattere il dilagare della violenza verso le donne.

    L'evento nasce con l'intento di presentare il contenuto di un progetto editoriale, poetico e letterario, ideato e curato da M. Teresa Infante, racchiuso nella trilogia "Ciò che Caino non sa: La tela di Penelope Vol. I / Odi et amo Vol II / Amore e Psiche Vol. III", in cui le voci di oltre 150 autori, hanno manifestato il loro "No" alla violenza di genere, in contenuti espressivi e emozionali.

    L'Oceano nell'Anima, ha inteso non rimandare l'evento nonostante le attuali problematiche dovute alla catastrofe sismica per dare un segnale di continuità, di ripresa e di vicinanza alle popolazioni locali, ricambiando la pronta e generosa accoglienza dell'amministrazione della città di Recanati al progetto. La setata, che si è avvalsa di un'ampia partecipazione di autori proveniente da ogni parte della penisola, ha potuto contare della presenza del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, dell'assessore alla cultura Rita Soccio e dell'assessore alle pari opportunità Antonia Mariani.

    La presentazione delle tematiche all'interno della trilogia è stata occasione per affrontare ad ampio raggio le problematiche sociali e culturali attorno alle quali ruota il difficile percorso femminile, grazie al supporto di figure professionali che ne hanno illustrato le dinamiche; sono intervenuti infatti la criminologa Carlini Margherita, responsabile dello sportello antiviolenza di genere di Recanati; Francesco Menichelli segretario provinciale FILP Polizia di Stato; Silvana Zechini presidente della commissione pari opportunità prov di Fermo; Anna Maria Pacilli medico chirurgo, psichiatra specialista in sessuologia clinica esperta in criminologia.

    Moderatori il dott. Massimo Massa, presidente dell'Associa-zione e Maria Teresa Infante, vice-presidente e ambasciatrice di Pace della Universum Academy Switzerland.

    Il dibattito è stato intervallato e impreziosito dal reading poetico e letterario ad opera degli stessi autori - delle opere pubblicate nei volumi - che hanno aderito al convegno, tra i quali Barbara Agradi, Mariarosaria Persico, Francesca Barnabei, Marina Grassano, Tonia D'Angelo, Raymonde Ferrier, Sergio Camellini, Rosy Marinelli, Nico Napolitano, Elena Didonna e Anna Cappelluti, oltre ai preziosi interventi della prof. Rosa Nicoletta Tomasone, del dott. Gilberto Vergoni e dell'artista Dino Bilancia.